A sinistra si manda in onda il film del fallimento di Pannullo con lunghe crisi e la parola fine dell'esperienza di governo dopo solo 18 mesi. "I partiti da soli non bastano. Centrodestra e Pd facciano un passo indietro. Sono le coalizioni dello scioglimento con tre sindaci mandati a casa uno dopo l'altro" detta il percorso che ha in testa Salvatore Vozza. Quello di cui ha discusso con il suo movimento e che presenta con un documento a firma di Liberi e Uguali. "E' ora che siano gli stabiesi a metterci la faccia. Non ci presentiamo alla città con il nome in tasca. Bisogna guardare avanti e non indietro. Costruiamo diversamente programma e coalizione con i cittadini. Il punto è vincere e anche governare" dice chiedendo che la discussione non viva tra le forze politiche e sul nome del candidato a sindaco.Poi l'attacco a Pannullo e all'amministrazione che ha guidato Castellammare fino ad una settimana fa: "Io non so perché i commercianti non si indignano. Piazza Umberto fa schifo" esordisce, toccando solo alcuni esempi di quello che per l'ex sindaco è l'esempio del fallimento. "Smettiamo con la politica ondivaga. Volevano fare passare il progetto sul San Marco, con il sottopasso, senza neanche andare in consiglio comunale". E per non ripetere gli errori bisogna cambiare: "No con la disputa sui nomi. Sono gli stabiesi a doverci mettere la faccia per evitare che in aula tornino sempre gli stessi. Noi siamo una delle forze, ma siamo piccoli abbiamo bisogno di una rete civica. Senza regole nuove vinceranno i pacchetti di voti". Liberi e uguali sfida i partiti: "Stop a chi è stato protagonista di tre scioglimenti consecutivi. Parliamo ai partiti e alle persone comuni". È Angela Longobardi, portavoce del movimento, che apre la discussione lanciando consultazioni a Castellammare. Liberi e uguali parla al Pd e chiede ai democratici di stare fermi ad un giro. Tra i vicini di casa c'è già una divisione con Pannullo che si candida: "Ripartiamo da dove ci hanno fermati". E il segretario Nicola Corrado che chiede a tutti di assumersi la responsabilità della traumatica fine e di fermare proposte su nomi e candidati, rinviando tutto a dopo le politiche. Liberi e Uguali dice l'ex capogruppo Alessandro Zingone leggendo un documento: "Propone di chiedere ai cittadini il nome del sindaco e di assessori e la disponibilità a candidarsi al consiglio comunale". In platea ad ascoltare l'ex capogruppo del centrodestra Vincenzo Ungaro e il senatore e vicesindaco di Gragnano di Forza Italia, Mario D'Apuzzo, poco più indietro la coordinatrice di Fratelli d'Italia Marida Polito lì per ascoltare Vozza. Liberi e Uguali sceglie Fb per lanciare una mobilitazione. "I portatori di pacchetti di voti stiano fermi un giro. Al di la delle appartenenze politiche vediamo come ripartire" chiede la candidata alla Camera la giovane Laura della Monica. Per Liberi e uguali la campagna elettorale è cominciata.