I Cinquestelle impegnati in trattative e riunioni per il prossimo governo, Catello Vitiello va avanti per la sua strada. Il parlamentare iscritto al gruppo misto, dopo ce il Movimento di Grillo lo ha messo alla porta per la sua iscrizione alla massoneria, comincia i suoi primi passi da deputato lanciando l'allarme per lo stabilimento stabiese di Fincantieri. "Seguo con particolare interesse e con un po' di apprensione la vicenda Fincantieri, che interessa da vicino lo stabilimento di Castellammare e le persone che vi lavorano. La proposta che viene dai vertici dell'azienda - di creare un gemellaggio tra le sedi degli stabilimenti - è interessante nella misura in cui il progetto si rifletta sulle commesse e non soltanto sulla mobilità. Rispetto a quest’ultima, infatti, Castellammare ha già pagato dazio: almeno un centinaio di lavoratori hanno dimostrato il proprio attaccamento alla fabbrica scegliendo di spostarsi anche a Monfalcone pur di continuare la propria attività". Una risposta alla proposta di Bono che ieri chiedeva alle otto città-cantiere di gemellarsi tra di loro. Un patto che però Castellammare vorrebbe accogliere dopo avere conosciuto i piani di Trieste sul futuro immediato per i cantieri navali stabiesi ancora senza certezze. "Nuovo lavoro, nuovi ordini e nuove attività sono indispensabili affinché i lavoratori Fincantieri possano sperare davvero in un futuro produttivo roseo. La premessa, però, dev'essere chiara. Castellammare deve tornare ad avere un ruolo centrale nella strategia produttiva di Fincantieri: non più soltanto un’officina dove assemblare tronconi di navi, ma quel cantiere storico a cui è legata la tradizione mondiale".