Il 2017 resterà nel calendario della cultura come l'anno nero delle ville di Stabia. Sono novemila le presenze in meno rispetto al 2016 e mille mancanti anche confrontando gli ingressi con il 2015. "E' necessaria una pianificazione più certosina per il rilancio dell'immenso patrimonio storico-culturale della Regione Campania. Un piano che tenga conto di siti che per anni hanno rappresentato un attrattore fondamentale per il turismo in questa regione, ma che oggi rischiano di finire nel dimenticatoio. E' il caso delle Ville di Stabia, che registrano dati in controtendenza rispetto ad altri siti museali e archeologici del territorio regionale, con un calo complessivo, nel 2017, di novemila presenze rispetto ai dati registrati nella precedente annata. Non possono esserci due pesi e due misure nell'attività di promozione territoriale". Il politico dei Cinquestelle contesta l'assenza di investimenti: "Ben venga un piano fieristico che promuova la stagione delle Luci d'Artista, ma la stessa promozione valga anche per siti di rilevante interesse storico come gli Scavi stabiesi". E quanto dichiara il consigliere regionale e componente della Commissione Cultura, Luigi Cirillo.
"Nel frattempo - sottolinea Cirillo - non bisogna trascurare lo stato di cura del sito archeologico. Alla luce di un sopralluogo con la VI commissione regionale Cultura e di un'audizione tenutasi lo scorso marzo, abbiamo evidenziato una serie di criticità. Tra queste, l'assenza di una cartellonistica adeguata, la carenza di illuminazione, la presenza di barriere architettoniche e l'assenza di bagni chimici nella struttura.
Inoltre, con un ordine del giorno votato dal Consiglio regionale, da oltre due anni abbiamo impegnato la Giunta a modificare la cartellonistica della fermata della Circumvesuviana da via Nocera in via Nocera-Scavi di Stabia. Impegno che non ha ancora avuto alcun seguito".
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