LUNEDÌ 16 SETTEMBRE 2024




Castellammare

Villa Comunale, slitta la riapertura: niente inaugurazione per la festa di San Catello

Lavori in ritardo di almeno un mese, dopo il 15 giugno a rischio i finanziamenti

di Redazione
Villa Comunale, slitta la riapertura: niente inaugurazione per la festa di San Catello

Niente festa di San Catello in Villa Comunale. Slitta di almeno un mese la consegna definitiva dei lavori di restyling nella zona del viale alberato e sul pezzo di spiaggia dove dovrà essere realizzata un’arena con vista mare. Ancora ritardi per un’opera che, tra stop e riprese, ha sempre camminato con il freno innescato. “Per metà maggio restituiremo una parte della Villa ai cittadini e per fine mese l’intera opera” aveva detto il sindaco Pannullo in un video per l’inaugurazione del primo tratto dal lungomare alla Cassa Armonica. Ma il calendario è stato rivoluzionato e anche l’amministrazione comunale ha dovuto prendere atto che quella data va cancellata. Per i giorni della festa del Santo Patrono si sta già correndo ai ripari, potendo utilizzare il bel lungomare restituito agli stabiesi e ancora affollato di famiglie anche di fuori Castellammare. Ma il cantiere chiuso a metà gennaio dovrà essere smantellato necessariamente entro metà giugno, altrimenti dietro la porta di Palazzo Farnese incombe un rischio di gran lunga superiore di cambiare la location alla festa di San Catello. L’ultima volta che il Comune di Castellammare si è presentato in Regione per chiedere di avere un rinvio la proroga è stata ottenuta, ma accompagnata da un ultimatum. Il restyling della Villa comunale è avvenuto con fondi dell’Unione europea e già una volta i finanziamenti sono stati persi per i ritardi accumulati dalla precedente amministrazione. Conquistata un’altra chance non ce ne sarà una terza. L’opera va conclusa entro il 15 giugno, e il comune dovrà renderne conto in regione entro la fine del mese, per incassare il milione e quattrocentomila euro stanziati. Se la road map non fosse rispettata a rischio sarebbero i soldi arrivati da Bruxelles. Ma il comune, con le casse in dissesto, certo non potrebbe pagare il conto al posto della Regione. Lo champagne, quindi, dovrà essere stappato entro metà giugno o il brindisi sarà definitivamente annullato. 


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04-05-2017 20:27:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA