Non è servito sollevare il caso. Gli operai che lavorano in Villa Comunale sono ancora senza stipendio. E domani potrebbe essere una giornata decisiva per il loro destino e quello dell'opera a cui gli stabiesi sono maggiormente legati. Da due mesi i 25 lavoratori e le loro famiglie sono stati lasciati senza retribuzione. La Cisl ha chiesto un incontro urgente già la settimana scorsa. Per il sindacato occorre la convocazione di un tavolo di confronto a cui fare sedere l’impresa Rf Appalti e l’amministrazione Pannullo per risolvere il problema che rischia di imprimere un nuovo stop ai lavori di restyling, cominciati male e continuati peggio. Da Palazzo Farnese non è arrivata risposta, ma l'assessore all'urbanistica Pino Rubino ha dichiarato che il comune non ha responsabilità. L'impresa è stata pagata secondo il calendario fissato, quindi non si comprende il ritardo nei confronti dei lavoratori. Domani gli operai hanno convocato una seconda assemblea e potrebbero annunciare anche proteste come lo stop del restyling che dovrebbe proseguire a tappe forzate. Uno stop che determinerebbe, quindi, conseguenze gravi. Da pochi giorni, infatti, l'amministrazione Pannullo ha ottenuto una proroga dalla Regione Campania per non mettere a rischio i finanziamenti europei. Ma nel fare slittare la data definitiva delle consegna della Villa a fine giugno, da Palazzo Santa Lucia è arrivato l'obbligo di inaugurare il primo tratto entro febbraio. Una parte di lungomare dal Miramare alla Casa del Fascio che, secondo gli annunci di Pannullo, avrebbe già dovuto essere restituita agli stabiesi prima di Capodanno. Ma ora a preoccupare è la condizione degli operai che hanno trascorso le vacanze di Natale senza essere pagati. Impegni al pagamento delle retribuzioni che riguardano anche il contratto tra l'impresa Rf Appalti e il Comune e che quindi potrebbero innescare un nuovo corto circuito burocratico. Inviata la richiesta a Palazzo Farnese il sindacato attende di conoscere la data dell’incontro. Intanto domani si annuncia decisivo l'esito dell'assemblea degli operai, stanchi di lavorare senza essere pagati.