DOMENICA 24 NOVEMBRE 2024




Castellammare

Villa comunale, niente inaugurazione per metà maggio. I consiglieri di minoranza: "Fuori i colpevoli"

L'opposizione contro il Pd: "Non giochi a scaricabarile, perchè non si sono svegliati prima"

di Redazione
Villa comunale, niente inaugurazione per metà maggio. I consiglieri di minoranza:


L'opposizione all'attacco dell'amministrazione Pannullo sul rinvio dell'apertura della Villa Comunale. Cancellata la data del 15 maggio, è ancora vuota la casella con il calendario dell'inaugurazione dell'intera opera. In una nota a firma di tutti i consigliere comunali di minoranza arriva la richiesta di individuare responsabilità sui ritardi. "La vicenda della Villa Comunale - commentano i consiglieri -sta dimostrando, ancora una volta, l’attaccamento degli stabiesi alla propria città. La sola riapertura del primo tratto ha suscitato attenzione e insieme riacceso la speranza di vedere valorizzate anche le altre nostre risorse. La difficoltà che vive Castellammare è fotografata dall’immagine del varo di metà Nave, dalla riapertura di metà villa, dalle terme chiuse e sfasciate, dalle condizioni dei quartieri,dal disordine commerciale, nonché dal traffico fuori controllo.  Una situazione ereditata si continua a dire. Ed è senza dubbio vero, ma è altrettanto vero che a quasi un anno dall’insediamento di questa amministrazione non si riesce ad intravedere un disegno, né una idea di sviluppo, ma solo singoli atti scollegati.
Sorge spontaneo chiedersi: se l'amministrazione non avesse ereditato il progetto della Villa Comunale (ci sono anche eredità positive) con che cosa si sarebbe presentata alla città ?
Provate a rifletterci! Noi non ci stiamo a fare la rissa su questo argomento . E' tempo che la maggioranza ci faccia capire ,in aula ,e alla luce del sole ciò che noi avevamo chiesto da tempo. Le date che più volte sono state indicate dall'assessore all' urbanistica Rubino e dal dirigente , in merito alla riapertura della Villa Comunale, si sono, nei fatti, dimostrate chiacchiere". La minoranza si dice in disaccordo anche sulla proposta del Pd di sanzionare la ditta che sta realizzando il restyling. "A nostro avviso le responsabilità sono molto più ampie è troppo facile giocare allo scaricabarile, con la sola applicazione della sanzione. I consiglieri comunali del gruppo Pd - proseguono le opposizioni-chiedono al dirigente “di verificare anche la regolarità dei lavori e delle forniture previste, segnalando che non sono state ancora completate le lavorazioni previste per il primo tratto".
E perché non ci si è svegliati prima,  quando su questi e su altri aspetti, con molta serietà e senza fare propaganda, l’opposizione  in Commissione e in Consiglio aveva raccomandato di fare grande attenzione? E perché non si chiede anche che tipo di collaudo è stato fatto del primo tratto e che materiale si sta usando per completare il secondo?
La Villa è un polmone importante per i cittadini e per un pezzo dell’economia della città, e come forze di opposizione non ci siamo permessi di creare ostacoli, ci siamo bensì mossi e continueremo a muoverci con senso di responsabilità, non rinunceremo però alla necessità che si faccia chiarezza, a maggior ragione a conclusione dei lavori, su come si sono svolte effettivamente le cose. Ormai questa è diventata l'Amministrazione delle sanzioni. E' accaduto nel caso della somministrazione dei pasti alle scuole e oggi sta per accadere con la ditta per i lavori in Villa. A nostro avviso non è accettabile svestirsi dalle responsabilità politiche che ci sono e vanno individuate.
Dal giorno dopo il voto, insieme con tutte le opposizioni, sono state avanzate proposte e temi concreti (tra i quali: urbanistica, rifiuti, dissesto idrogeologico, centro Antico, terme, Savorito, dissesto finanziario) senza alcun pregiudizio politico, ma tale percorso è stato intralciato per  volontà della maggioranza. A qualcuno, infatti, dava fastidio l’autonoma iniziativa di convocazione del consiglio comunale, per cui è stato fatto sistematicamente mancare il numero legale e nemmeno si è provveduto a che si convocassero su argomenti di rilievo proposti dalla stessa maggioranza. Poi, in verità, è stato fatto anche di più, non dando attuazione neanche alle cose approvate insieme. E, non essendoci fine al peggio, si è consentito che la polizia entrasse in Consiglio contro i lavoratori delle terme.​​​​​​​ Non si contesta la legittimità della maggioranza di realizzare il suo programma, ma le maggioranze non si possono trasformare in autocrazie e nei consigli il nostro ordinamento democratico prevede la presenza anche delle opposizioni, per cui nessuno può infastidirsi se le forze consiliari chiamate a svolgere questa funzione verificano, controllano e avanzano proposte".
 


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06-05-2017 18:42:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA