Gli stabiesi dovranno aspettare ancora per riavere la Villa Comunale. Cancellata la data di metà marzo ora spunta quella di fine giugno. Smentiti gli annunci ripetutamente fatti da Toni Pannullo che, appena indossata la fascia da sindaco, ha fatto dell’opera incompiuta il suo cavallo di battaglia. “Niente intoppi, nessun ritardo si va avanti secondo i tempi” ha detto ripetutamente in occasioni ufficiali e non. Ma nel frattempo, come più volte riportato dal quotidiano Metropolis in questi mesi, i problemi c’erano e i ritardi pure. Per questo il suo assessore all’urbanistica, Pino Rubino, ha tessuto la rete di rapporti con la Regione Campania e l’Europa nel disperato tentativo di non perdere i due milioni di euro arrivati da Bruxelles. Obiettivo che dovrebbe essere stato raggiunto negli incontri napoletani di lunedì e di ieri, seguiti passo dopo passo anche dai consiglieri di opposizione Gaetano Cimmino e Salvatore Vozza. Un lavoro di squadra per non ottenere il definitivo stop dei lavori di restyling di un’opera cominciata male e continuata peggio. Se i ritardi accumulati non dovrebbero pesare sulle casse pubbliche, pesano sicuro invece sull’economia locale e sugli stabiesi. La villa dovrebbe riaprire il 30 giugno. Quindi per altri due mesi i cittadini dovranno rassegnarsi a convivere con un cantiere che, nel frattempo, è stato esteso anche al viale alberato. L’Autorità che si occupa dei fondi più Europa ha chiesto, per concedere la proroga, di ottenere la consegna di una parte del litorale entro marzo. Un impegno che l’amministrazione Pannullo si è sentita di assumere e dovrà essere rispettato per non vedere saltare l’intero accordo. Ma sulla Villa comunale e i suoi lavori si sono sommati solo silenzi, ne c’è stata una comunicazione sui motivi dei continui slittamenti della data di consegna. Di chi sono le responsabilità? Al momento del passaggio tra la prima ditta e la seconda, l’impresa aveva come data finale il 15 febbraio. Poi il calendario ballerino ha saltato un mese e si è arrivati al 15 marzo. Fino al colpo di scena di questi giorni che fa segnare come data di inaugurazione in agenda il 30 giugno, ad estate ormai già più che iniziata. All’ultimo momento i tecnici si sarebbero accorti che è necessario nel viale alberato realizzare un massetto non previsto nella progettazione. Un costo in più che dovrà essere ammortizzato non si sa ancora come. Si spera che, annunci a parte, la data del 30 giugno sia quella giusta. L’ultima.