“Vico pallonetto Santa Lucia”, andato in scena il 14 gennaio sulle tavole del Magma Teatro di Torre Annunziata è un frammento di vita, ambientato nel passato che si fa presente, nella duplice veste di tempo e regalo. Sembra ambientato ai giorni nostri o senza un tempo definito (se non fosse per i costumi, per la segreteria telefonica, per la scenografia, per certi modi di intendere lo show) perché è la narrazione della dipendenza, del possesso, del capitalismo, dell’azzardo, dell’esibizionismo. È l’arte dell’arrangiarsi mentre tutto crolla, di chi si dà un gran da fare per farcela (e ce la fa davvero con la sua iconica interpretazione Rossella di Lucca), la sfiducia di chi sa di dover pagare i debiti con il destino (molto intensa Marcella Jo Pirillo), il desiderio di possesso e la consapevolezza di averne il permesso sociale (ottima interpretazione di Diego Sommaripa).
La regia di Silvio Fornacetti è minimale ma attenta, così come la scelta degli elementi scenografici nonostante il disordine familiare e dei tempi, forse per dare personalità ai singoli oggetti che si fanno testimoni e protagonisti di ricordi e racconti.
Il gioco è centrale nella vita e nella storia che il pubblico osserva come se spiasse, per l’intimità, la verità e l’autenticità delle interpretazioni: questo è il regalo. Non è spettatore di uno spaccato di vita e basta, diventa parente e complice di quella famiglia scomposta e smarginata, ne conosce il passato perché gli viene raccontato anche nei silenzi e non immagina il futuro che si rivela un colpo di scena, un finale dalla duplice interpretazione.
Una storia che sembra vera, di due sorelle che rimettono insieme i pezzi del loro passato e che provano a costruire un futuro, irrisorio, tragicomico e basato sul facile consenso, come accade oggi.
“Vico Pallonetto Santa Lucia”
Regia Silvio Fornacetti
Produzione Post Teatro
Oggetti di scena Gennaro Olivieri
Con Rossella Di Lucca, Marcella Jo Pirillo, Diego Sommaripa
Magma Teatro, Torre Annunziata