Un passa parola nel silenzio. Una catena di messaggi per pregare insieme senza riflettori. Ad essere accese solo le fiaccole che hanno portato gli amici più stretti. In trecento hanno voluto ricordarlo così Catello. Un tam tam del cuore per pregare insieme e dimostrare affetto per una famiglia che, in due giorni, è stata precipitata in un incubo da una tragedia inaspettata. In attesa dei funerali, il corteo è partito dalla stazione della Circum per raggiungere via Raffaele Bosco. Lì dove si è infranta la vita di Catello, a soli 26 anni, hanno pregato i trecento ragazzi. Poi la marcia è ripresa fino alla piazzetta di Bonea, dove ad aspettare gli amici c’erano i fratelli di Catello: Michele e Maria. Accanto a loro un libro per lasciare testimonianze e ricordi. Vico Equense ha voluto esserci, dimostrare così di essere vicina alla famiglia Donnarumma e alla piccola figlia restata senza il papà. Ricoverato al Loreto Mare martedì, aveva riportato gravi traumi tra cui un edema cerebrale che dopo due giorni di agonia, gli è stato fatale. Gli inquirenti hanno ormai ricostruito la dinamica degli ultimi minuti della sua vita. Nei pressi dell'istituto alberghiero, martedì, ha tentato di sorpassare un camion ma di fronte ha trovato una Fiat Panda. Il conducente, un uomo della provincia di Avellino, non è riuscito a frenare in tempo per evitarlo. Il corpo del ragazzo è stato trovato dall'altro lato della carreggiata. Non è servito il casco per proteggerlo dal forte impatto. Ma la dinamica dei fatti sbiadisce, ormai, per lasciare il posto al dolore di un’intera cittadina, coinvolti soprattutto i più giovani che hanno trascorso con lui serate al bar in piazza o in riva al mare. In tanti gli amici affranti anche a Castellammare dove la vittima aveva molti amici e parenti, la sua famiglia è infatti di origini stabiesi. Ora è il tempo del dolore, il tempo del silenzio.