"Mi metto a disposizione della mia città, dalla quale sono emigrato per il mio lavoro; dalla quale però non sono mai andato via. Un legame antico mi lega alle vicende cittadine. Nutro verso Castellammare un senso profondo di gratitudine: se tanti anni fa ho potuto intraprendere la professione di giornalista (senza avere santi protettori), ciò è avvenuto perché questa città ha avuto e ha ancora la forza di creare opportunità di crescita professionale, culturale, sociale, sportiva per chi sa impegnarsi".
Luigi Vicinanza affida ad una lunga lettera aperta alla città di Castellammare di Stabia le sue riflessioni, il suo monito, la sua disponibilità a guidare il centrosinistra alle prossime elezioni amministrative dell'8 e 9 giugno 2024 e fissa anche il suo primo appuntamento pubblico "a metà un incontro pubblico per delineare gli obiettivi del cambiamento".
Il giornalista che in queste settimane ha sempre "osservato un rispettoso silenzio, sebbene il mio nome sia apparso sui giornali e nelle dichiarazioni pubbliche di esponenti della vita politica stabiese e napoletana", fa un appello ai movimenti e alle liste del centrosinistra. Nella chiusura della sua lettera alla città afferma senza mezzi termini che "occorre essere politicamente generosi. Sarebbe un errore imperdonabile dividersi, come purtroppo già è accaduto negli anni scorsi. Un regalo inaspettato a una destra arrogante e anti-meridionalista. Castellammare non lo merita. Castellammare merita rispetto, amore, dedizione, generosità".
Amore, dedizione e generosità "da parte di tutti" chiede Vicinanza, soprattutto dopo quel 24 febbraio 2022 "con lo scioglimento per camorra dell'amministrazione comunale retta da un sindaco di centrodestra. Non era mai accaduto prima nella pur tormentata storia stabiese. Non è stato commissariato solo il Municipio. E' come se fosse stata commissariata tutta l'attività politica della città. Una sospensione della democrazia. Un fatto enorme. A cui bisogna dare una risposta straordinaria. Con coraggio" - scrive.
Da attento osservatore e profondo conoscitore della storia recente di Castellammare, Vicinanza richiama quel "laboratorio sociale, economico, culturale, politico" che ha sempre caratterizzato la città "che non è una città di provincia come tante altre. È una città-mondo. Un modello di contraddizioni e di potenzialità. Ha sempre rappresentato un'eccezione, un punto di riferimento nella mappa geopolitica di Napoli e della Campania. Storicamente ha anticipato fenomeni che dopo, solo dopo, si sono verificati anche in altre parti d'Italia" - si legge nella lunga missiva.
Non manca un riferimento a Giuseppe Annunziata, segretario metropolitano del Partito Democratico, che "mi ha chiesto la disponibilità ad aiutare il centrosinistra a comporre un'ampia coalizione e a valutare la possibilità di guidarla alle prossime elezioni cittadine. Lo ringrazio. Sento tutto il peso di questa responsabilità. Una responsabilità ancor più pesante se penso come Castellammare abbia sempre espresso personalità di rilievo. Affronto con umiltà questa esperienza".
Poi una dovuta precisazione: "Non sono quel che viene definito un politico di professione. Non ho tessere di partito in tasca. Non sono legato a lobby o gruppi di potere. Nella mia esperienza professionale - da cronista prima, poi da direttore di giornali per circa tre decenni in giro per l'Italia - la politica a tutti i livelli l'ho analizzata, raccontata, disvelata all'opinione pubblica. Nel suo lato oscuro e nelle sue manifestazioni migliori. Non sono un populista. Rispetto la dialettica tra le forze politiche e al loro stesso interno. Ho la consapevolezza tuttavia che partiti e movimenti politici debbano riconquistare giorno dopo giorno la fiducia dell'elettorato. Va creata la speranza".
Vicinanza non si sottrae alla richiesta e dice di essere pronto a mettersi a disposizione della "mia città, dalla quale sono emigrato per il mio lavoro; dalla quale però non sono mai andato via. Un legame antico mi lega alle vicende cittadine".
E rintraccia nella lettera sottoscritta dai 100 esponenti delle professioni e dei mestieri, rappresentanti del ceto medio produttivo, intellettuali, un "qualcosa fuori dagli schemi dei soliti riti".
"Intorno a questo progetto ho registrato passione ed entusiasmo. Rappresentanti di forze politiche, di esperienze civiche, di associazioni e gruppi sociali, singoli cittadini si sono dichiarati disponibili a costruire insieme un percorso di riscatto sociale e culturale. Un progetto che tenga unita tutta l'area del centrosinistra. Un sogno? Un'illusione? Io credo che sia possibile se competenze ed esperienze del passato si uniscano nel sostenere l'ansia di rinnovamento. Con i sottoscrittori dell'appello dei 100 e con tutti coloro che sentono il bisogno di confrontarsi liberamente è in programma a metà mese un incontro pubblico per delineare gli obiettivi del cambiamento. Si tratta dunque di costruire una visione collettiva, basata sull'apertura, l'inclusione, il confronto delle forze sane della città. Una battaglia ideale di libertà contro il ricatto della camorra" - scrive Vicinanza.
"Occorre essere politicamente generosi. Sarebbe un errore imperdonabile dividersi, come purtroppo già è accaduto negli anni scorsi. Un regalo inaspettato a una destra arrogante e anti-meridionalista. Castellammare non lo merita. Castellammare merita rispetto, amore, dedizione, generosità" - conclude lanciando di fatto la sua candidatura e il suo hastag #unitinelfuturo.