Era una pistola giocattolo ma bastava per terrorizzare i parenti disabili. Minacciava di ucciderli se non avessero consegnato i soldi che servivano per vivere e curarsi. Abitando nella stessa casa li teneva sotto scacco con un’arma risultata giocattolo ma priva di tappo rosso e del tutto somigliante ad una pistola vera. Ricatti che continuavano da tempo, a cui le due persone che avevano bisogno di assistenza non avevano il coraggio di ribellarsi. Poi l'ultima lite, l'ennesima. Con i vicini stanchi di sentire minacce e urla. Qualcuno ha chiamato le forze dell'ordine. I carabinieri, arrivati mentre ancora discutevano, hanno arrestato un trentenne incensurato, del quale non sono state fornite generalità.
È accaduto a Torre Annunziata, dove i militari dell'Arma della locale stazione sono intervenuti a casa dei tre a seguito di una segnalazione giunta al 112. Qui i carabinieri hanno fermato il giovane, accusato di tentata estorsione, maltrattamenti in famiglia e minaccia. Raggiunta la casa, i militari hanno bloccato il trentenne e perquisito la casa, trovando una pistola a salve modello New Police privata del tappo rosso. Sul posto, grazie alle informazioni acquisite da alcuni testimoni e alla denuncia fatta dalle vittime, i carabinieri hanno ricostruito che i maltrattamenti e le minacce con l'arma andavano avanti da molto tempo. In pratica il giovane pretendeva denaro, picchiando e minacciando i due parenti disabili conviventi.
Dopo le formalità di rito, l'uomo è stato messo agli arresti domiciliari presso l'abitazione di altri familiari.