GIOVEDÌ 19 SETTEMBRE 2024




Politica

Verso le elezioni. Inizia la corsa degli schieramenti

Le prime schermaglie per costruire le coalizioni

di Red
Verso le elezioni. Inizia la corsa degli schieramenti

Messa in soffitta l'esperienza del tutti insieme appassionatamente legata al Governo Draghi, e superata velocemente la diaspora del tutti contro tutti causata dallo sciogliemento anticipato della legislatura, inizia a prendere corpo la campagna elettorale, che con il voto voluto da Mattarella il 25 settembre costringe gli schieramenti ad andare avanti a tappe forzate, complice anche la riduzione dei parlamentari e il dover votare con il Rosatellum che non piace a nessuno e che costringe i partiti a scegliere di "apparentarsi" per ottenere il premio di maggioranza, che mai come in questo momento sembra essere diventato l'ago della bilancia.

In questa corsa il centro-destra sembra essere avvantaggiato, ma ci pensano i leaders a mantenere viva l'attenzione con promesse e distinguo frutto dei sondaggi che danno lo scheramento di Berlusconi, Meloni, Salvini, Toti e Lupi in vantaggio sugli avversari.
Nel centro destra aldilà dei proclami e delle promesse elettorali per accaparrarsi gli indecisi, la battaglia al momento è tutta incentrata sulla personalità che giuderà il Governo, e qui il duo Meloni-Salvini inizia a trovarsi davanti l'ostacolo Tajani, fino ad oggi imprevisto visto che si è sempre detto che a guidare il Governo sarebbe stato il leader del partito con più voti.

Anche più complicata la situazione nel centro sinistra, dove è ancora alta la tensione dovuta ai veti incrociati; e così inizia a farsi strada il lodo Mastella, ovvero costruire una coalizione larga inclusiva, plurale e di governo proprio per evitare che si arrivi allo scontro insanabile dei veti politici incrociati.
Un nodo che nello specifico, deve essere sciolto dal Partito Democratico che di questo potenziale schieramento è l'azionista di  maggioranza.
Una scelta che segnerà il futuro di questa coalizione, candidata o a correre per vincere le elezioni e creare una vera alternativa politica e di governo al centro-destra oppure, per motivi ad oggi misteriosi, i veti incrociati "personali" sulla cosiddette inaffidabilità nei confronti di alcuni partiti e di aluni leaders, porteranno  le varie anime dell'area riformista e governista a correre da soli, sapendo ancor prima di scendere in campo che a quel punto non ci sarà partita.
Una scelta, quella dei veti incrociati, che sembra, stando ai primi sondaggi non essere gradita alla base dei militanti, che la ritengono tanto singolare quanto grottesca, incomprensibile e ai limiti del ridicolo.

Il tempo è strettissimo per tutti, e i leaders dovranno passare dalle parole ai fatti nel giro di pochissimo, il voto è dietro l'angolo.


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24-07-2022 17:20:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA