Inizia il cosiddeto "largo alle donne" anche dentro le mura vaticane.
Papa Bergoglio ad onor del vero più di un segnale lo aveva mandato già, quando per prima c'era stata l'anno scorso, la nomina di suor Raffaella Petrini come Vice Governatrice della Città del Vaticano. 
Poi poco dopo quella di suor Nathalie Becquart, membro francese delle Suore Missionarie Xaviere, come sottosegretaria del Sinodo dei Vescovi, senza tener conto delle donne laiche che ricoprono incarichi di alto livello come Barbara Jatta, la prima direttrice donna dei Musei Vaticani, e Cristiane Murray, vicedirettrice della Sala Stampa Vaticana.

Ora è la volta di due donne che per la prima volta saranno inserite all'inteno della Congregazione dei Vescovi, nella commissione per eleggere questi ultimi.
L'annuncio lo ha dato Papa Bergoglio in persona senza fare ancora i nomi delle prescelte, nel corso di una sua intervista alla Reuters di cui proprio oggi è stata diffusa una terza parte: quella sulla possibilità di nominare laici e donne in posizioni di vertice nella Curia romana.
Del resto della presenza femminile in Vaticano ne parla anche la nuova Costituzione apostolica "Praedicate Evangelium" quella che per intenderci riforma la Curia.