"Lo scorso anno sono stati elargiti 19,6 milioni di euro alle vittime di estorsioni e solo 1,8 milioni alle vittime di usura".
Per quest'ultimo reato "ci sono poche denunce, c'è tanto sommerso. Si deve far passare il messaggio che si può entrare nel circuito della legalità accompagnati dallo Stato. E' importante che gli operatori non si trovino soli".
Lo ha affermato il ministro dell'Interno Luciana Lamorgese, intervenuta alla presentazione della relazione annuale
del Commissario antiracket e antiusura, prefetto Giovanna Cagliostro.
Il Comitato di solidarietà per le vittime dell'estorsione e dell'usura, si legge nella relazione, ha esaminato 1.881
posizioni nel 2021: 1.026 per usura e 855 per estorsioni.
Per quanto riguarda le seconde, sono state accolte 206 istanze, per complessivi 19,6 milioni di euro.
Per l'usura invece, ci sono stati soltanto 28 accoglimenti per 1,8 milioni di euro.
"L'esiguità di questa cifra - ha spiegato il prefetto Cagliostro - fa riflettere: molte istanze - ha sottolineato - hanno avuto come oggetto l'usura bancaria, non quella criminale, per cui il procedimento si conclude spesso con l'archiviazione e quindi con il rigetto da parte del Comitato".
La quota più alta di ristori è andata ad imprenditori siciliani (6,7 milioni di euro) e campani (6,3 milioni), seguiti
da calabresi (4,5 milioni) e pugliesi (2,8 milioni).