Quello di Undressend è sicuramente uno dei modi più originali per trovare l’anima gemella.
Due persone single, non per forza dello stesso sesso e qui ci siamo portati avanti con le unioni civili, una stanza buia con al centro solo un letto illuminato dai riflettori, e la voglia di nuovo per capire un una mezz'oretta se fra di loro esiste compatibilità. Pochi convenevoli tipo quanti anni hai e cosa fai nella vita, e poi via a spogliarsi mettersi a letto per parlare e conoscersi.
Naturalmente spesso bisogna intervenire dalla regia per superare le fasi di silenzio e di "non so cosa fare" che capitano e così si "aiutano" i partecipanti con foto messaggi e consigli in modo da stimolare azione e dialogo.
Prima che il tempo si esaurisce si trava pura la possibilità di contratto e qualche effusione; in molti casi i 30 minuti passano presto e Cupido è già in grado di scoccare il suo strale e quindi la scelta sarà quella di restare nel letto e "conoscersi meglio", in altri non sono serviti a far trovare la giusta alchimia ai due protagonisti per chi si rivestiranno e ognuno per la sua strada.
Un programma apparentemente leggero e frizzante, ma che lascia aperti invece molti interrogativi.