LUNEDÌ 16 SETTEMBRE 2024




Castellammare

Una maschera senza tempo: ecco i tre Pulcinella svelati da Alessandro Langellotti

Il giovane regista stabiese racconta la sua commedia, "L'inquietudine di Pulcinella" andata in scena al Cat lo scorso 19 marzo

di Paolo Di Capua
Una maschera senza tempo: ecco i tre Pulcinella svelati da Alessandro Langellotti

ll viaggio in un universo che si cela dietro una maschera è stato il racconto del giovane regista stabiese Alessandro Langellotti nel suo “L’inquietudine di Pulcinella”. Lo spettacolo è andato in scena lo scorso 19 marzo al Cat ed è stato accolto da una grande partecipazione di pubblico. Coadiuvato da Teresa Buonaiuto Il regista, senza mai far perdere il sorriso al suo interprete e agli spettatori, smaschera chi ha attraversato il tempo indossando sempre lo stesso costume: quello di chi è nato con un’indole astuta ma contemporaneamente goffa e golosa. Un’indole che, rappresentata al cinema, al teatro (anche dei burattini) o per strada, è poi coincisa con quella del napoletano: scaltro e indolente. Uno stereotipo che Langellotti fa esplodere tre volte, con tre tipologie di Pulcinella: tradizionale (interpretato da Benito Previtera) moderno (lo stesso Angellotti) e universale. I primi due sono gli sfidanti che si contendono lo scettro della risata. Con richiami alla commedia plautina, attraverso il tema dello sdoppiamento della personalità presente nei "Menaechmi" e "l’Amphitruo", il regista stabiese fa duellare le maschere in uno scontro culturale a suon di atti unici. Le due facce temporali si ritrovano risucchiati nell'ultimo atto che, invece di sancire il vincitore, rivelerà una sostanziale affinità fra tradizione e modernità tanto da lasciare, i due pulcinella, increduli. Ma il loro equilibrio, basato sul paradosso di uguaglianza e diversità, è infranto dall’intervento dell’ultimo Pulcinella, quello universale, quello che rompe tutti gli schemi anche perché è stato interpretato da una donna, Martina Amato. Sarà lei ad incoronare il re della della risata. “Il personaggio - afferma Alessandro Langellotti – non può essere collocato in una dimensione temporale precisa”. Il messaggio dell’opera dello stabiese è tesa ad affermare che non si può dire se il pulcinella cinquecentesco sia più autentico di quello delle epoche successive. Pulcinella, o meglio, i pulcinella, ci sono sempre stati e perdureranno in eterno. “Dietro quella maschera – conclude - non c’è né passato né futuro. C’è soltanto un’essenza che caratterizza il genere umano. Relegarlo soltanto al popolo napoletano equivale a sminuirne la sua forza senza tempo.

 

 

[19:17, 22/3/2017] Alessandro Langellotti: Il 19 marzo al teatro cat                        
[19:19, 22/3/2017] Alessandro Langellotti: Alessandro Langellotti Martina Amato
Benito Previtera
Aiuto regia Teresa Buonaito


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23-03-2017 19:19:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA