In un’oasi naturale scoperta una discarica che ingoiava rifiuti e veleni. In un terreno di proprietà privata finivano tutti i materiali da lavori edilizi. Un trucco per risparmiare sui costi dello smaltimento danneggiando la zona ad Agerola.
I carabinieri della stazione di Agerola, insieme a colleghi della stazione forestale di Castellammare, agli ordini del maggiore Donato Pontassuglia, sono intervenuti in via Casanova, denunciando per vari reati ambientali sei persone del posto, i due titolari e i quattro soci di due ditte di movimento terra. Nei guai un'intera famiglia che gestisce una impresa edile, dalla titolare Assunta Buonocore ai soci, Pasquale Cuomo di 66 anni, Camillo Cuomo di 61, i cugini Mario Cuomo entrambi di 34 anni e Antonio Cuomo di 31 anni.
Su una area privata della superficie di circa 4.000 mq in territorio sottoposto a vincolo paesaggistico e a rischio idrogeologico avevano illegalmente stoccato e trattato rifiuti speciali, sversando lungo un impluvio demaniale contiguo materiale da demolizione, costruzione e scavo.
Accertati anche la rivendita di materiali per l’edilizia, il trasporto, il carico, lo scarico e stoccaggio di sabbia, pietrisco, misto di cava e pietrame calcareo proveniente da cave e da sbancamenti con emissione di polveri senza la prescritta autorizzazione regionale, l’abbandono sul suolo di pezzi di macchinari fuori uso e di pneumatici usurati.
L’area è stata sottoposta a sequestro.
Sequestrati i mezzi meccanici utilizzati per le attività non autorizzate.
Comminate svariate sanzioni amministrative.