“Non sono stato solo un sindaco per la mia città, ma l’amico sincero e trasparente di ogni singolo cittadino. Ho fatto tutto ciò che era nelle mie possibilità e nel pieno rispetto della legge. Non posso rispondere delle azioni degli altri che hanno amministrato, di certo, non per il bene della città”. Nando Uliano mandato a casa nella notte da due consiglieri della sua maggioranza più gli otto dell’opposizione, dalla sua pagina Fb chiede alla magistratura di intervenire. Il sindaco sfiduciato in una notte con la presentazione delle dimissioni davanti ad un notaio, si sfoga sul social network: “Sono amareggiato per il solo fatto di essere stato pugnalato alle spalle senza una motivazione oggettiva, bensì, per interessi personali di taluni soggetti. Invito, pertanto, le forze dell’ordine e la magistratura di fare chiarezza sulle motivazioni ‘occulte’ di questa defenestrazione pari ad un popolo tribale. I traditori rimarranno sempre traditori”. A caldo, questa mattina, aveva già fatto sapere che a maggio sarà di nuovo tra i protagonisti della campagna elettorale. Mesi in cui la vita politica pompeiana sarà infuocata, mentre al comune arriverà il commissario scelto dal Prefetto di Napoli per traghettare la città al nuovo appuntamento con le urne.
Tra gli attestati di stima al sindaco del Pd arriva a sorpresa quello del primo cittadino di Napoli De Magistris. "Apprendo con dispiacere che il sindaco di Pompei, Ferdinando Uliano, è stato sfiduciato da alcuni consiglieri della sua stessa maggioranza i quali, pur eletti nelle liste che appoggiavano il Sindaco voluto dai cittadini, notte tempo hanno firmato le dimissioni assieme ai consiglieri di opposizione". Così il sindaco metropolitano, Luigi de Magistris, a proposito delle dimissioni del sindaco di Pompei.
"Ho avuto il piacere di conoscere Nando Uliano - ha proseguito De Magistris - come consigliere metropolitano e come dindaco e, pur essendo egli all'opposizione rispetto alla mia maggioranza, ne ho sempre apprezzato la libertà di pensiero.
Evidentemente proprio tale libertà gli è stata fatale. Gli auguro di rialzarsi presto e di mettere in atto il dichiarato intento di non lasciare 'il Paese in mano ai farabutti e ai malfattori'".