LUNEDÌ 16 SETTEMBRE 2024




La polemica

Uffici della Dogana, trasloco da Torre Annunziata a Castellammare. Il senatore Langella: "Uno schiaffo alla città"

La protesta degli imprenditori: "Rallentano i tempi e salgono i costi"

di Redazione
Uffici della Dogana, trasloco da Torre Annunziata a Castellammare. Il senatore Langella:

Il trasloco è vicino. Gli uffici della dogana di Torre Annunziata chiudono e viene tutto trasferito a Castellammare. Ma la decisione non piace al senatore Langella che parla di schiaffo ad una città privata già di molti servizi. "Apprendo la notizia della chiusura, ormai imminente, della sede dell'Agenzia delle Dogane del porto di Torre Annunziata ed il relativo trasferimento della stessa nel vicino scalo di Castellammare ".
Così, in una nota, il senatore del gruppo Ala-Sc Pietro Langella che poi prosegue: "Ci troviamo di fronte all'ennesimo, violento schiaffo che viene inferto ad un territorio, quello torrese, già duramente martoriato dalla chiusura di numerose storiche aziende e che ora, dopo aver già perso gli sportelli dell'Inps e quelli della Gori, si accinge a dire addio ad un altro indispensabile servizio mai, come in questo caso, vitale per le tante aziende del comprensorio che utilizzano il porto torrese (uno dei più importanti scali commerciali della Campania) come base di interscambio per i materiali e le derrate trasportati via mare". Nella scorsa settimana a protestare sono stati gli operatori del settore, scoppiata la protesta degli imprenditori: “Ultimo schiaffo alla città, il sindaco ha ignorato la nostra richiesta così moriranno le attività commerciali nel porto». Un appello disperato che già a febbraio era stato lanciato dai responsabili dell’Agenzia delle Dogane, la sezione operativa territoriale che si trova all’interno del porto di Torre Annunziata, ma senza riscontri. E a questo punto a raccoglierlo è il parlamentare che chiede spiegazioni.
"Il trasferimento degli uffici doganali - prosegue Langella rischia di determinare un forte rallentamento dei tempi di sdoganamento delle merci, con conseguente aggravio dei costi per gli operatori che, a fronte di ciò, potrebbero anche decidere di sbarcare altrove i propri prodotti con grave danno per la micro e macroeconomia (pensiamo ad esempio alle cooperative di pescatori) del porto di Torre Annunziata". "Ci auguriamo che la Regione e per quanto di sua competenza, il Comune, si adoperino in ogni modo per scongiurare tale triste eventualità" conclude.


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16-05-2017 18:08:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA