LUNEDÌ 16 SETTEMBRE 2024




La storia brutta

Ucciso per un po' di droga da un ragazzo, ha confessato l'omicida del diciottenne scomparso

Sette coltellate contro Antonio Pascuzzo per una dose di marijuana

di Redazione
Ucciso per un po' di droga da un ragazzo, ha confessato l'omicida del diciottenne scomparso

Sette coltellate per portargli via un po' di marijuana. Poi dopo averlo ucciso ha cercato di fare sparire il suo corpo. Ha 18 anni, è di Buonabitacolo e fa l'apprendista macellaio il presunto assassino di Antonio Alexander Pascuzzo, il 19enne, scomparso alcuni giorni fa. Il corpo di Pascuzzo è stato trovato nella giornata di ieri, nel piccolo centro del Salernitano. Il 18enne deve rispondere di omicidio volontario con occultamento di cadavere, pluriaggravato dai futili motivi e crudeltà, e di rapina aggravata. Un omicidio avvenuto per una questione di droga. Il giovane ha confessato la notte scorsa al termine di un lungo interrogatorio svoltosi nella caserma carabinieri di Sala Consilina. Pascuzzo è stato ucciso con sette coltellate alla zona toracica e dorsale. Poi il cadavere è stato trascinato per una cinquantina di metri ed è stato nascosto tra la vegetazione lungo l'alveo del torrente Peglio.
L'omicidio si è consumato nell'area della piscina comunale di Buonabitacolo. La dinamica dell'omicidio di Antonio Alexander Pascuzzo, del quale non si avevano notizie dalla tarda serata di venerdì 6 aprile, quando il giovane uscì di casa in sella alla propria bicicletta, per gli investigatori ora è chiara. Da quel momento di lui nessuna notizia sino al ritrovamento, avvenuto nel primo pomeriggio di ieri.
Alla base del folle gesto, hanno ricostruito gli inquirenti, il tentativo da parte del 18enne di impossessarsi di un modesto quantitativo di marijuana, posseduto da Antonio Alexander Pascuzzo.
Le indagini sono state condotte dai carabinieri della Compagnia di Sala Consilina (Salerno), al comando del capitano Davide Acquaviva, e coordinate dal magistrato Vittorio Russo della procura della repubblica presso il tribunale di Lagonegro (Potenza).
I protagonisti della tragica vicenda sono entrambi di Buonabitacolo, piccolo e tranquillo centro del Vallo di Diano, con poco più di duemila abitanti. I genitori di Antonio Alexander Pascuzzo si erano separati da tempo ed il giovane era rientrato da qualche mese in Italia per abitare con il padre dopo aver vissuto per anni in Perù con sua madre di origine sudamericana. Pascuzzo era un ragazzo molto vivace.
Il presunto assassino, invece, è di origine polacca ma vive nel Salernitano da bambino. La tragedia ha sconvolto il piccolo centro del Salernitano. "In questo momento la nostra comunità è inquietata. Negli occhi dei miei concittadini vedo tanta paura", dice all'ANSA Giancarlo Guercio, sindaco di Buonabitacolo.
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15-04-2018 21:34:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA