GIOVEDÌ 21 NOVEMBRE 2024




Il fatto

Ucciso per avere difeso la figlia, Adriana minacciata e picchiata prima dell'omicidio

La deposizione contro gli Scaramella e i parcheggiatori

di Redazione
Ucciso per avere difeso la figlia, Adriana minacciata e picchiata prima dell'omicidio

Minacciata e picchiata da chi poi le ha ucciso il padre, mentre lei guardava la scena con occhi terrorizzati. Ha ripercorso con determinazione e lucidità i tragici fatti accaduti quella tragica sera, Maria Adriana Cerrato, figlia di Maurizio Cerrato, il 61enne ucciso con una coltellata al petto per un parcheggio, a Torre Annunziata, la sera del 19 aprile 2021.

La figlia della vittima ha ripetuto quello che già aveva detto in Corte di Assise, a Napoli, davanti alla quale è in corso il processo per l'omicidio del padre e nel quale sono imputati i fratelli
Giorgio e Domenico Scaramella, Antonio Cirillo, reo confesso dell'omicidio, e suo padre Francesco.

Ieri, Maria Adriana ha testimoniato invece al processo che riguarda le lesioni e minacce subite quella tragica sera. Sul banco degli imputati, in questo procedimento, ci sono Giorgio Scaramella (imputato anche a Napoli), sua sorella Rosa (entrambi sono accusati di lesioni e minacce aggravate nei confronti di
Maria Adriana Cerrato) e altre tre persone: Marco Salvi e i fratelli Pierluigi e Alessandro Savarese, i due garagisti che risponono, con Salvi, di favoreggiamento.


Secondo l'accusa, infatti, sono stati loro, i garagisti, a cancellare le immagini del sistema di video sorveglianza del garage per far sparire le prove dell'accaduto. Gli inquirenti, però, riuscirono a recuperare, grazie a una perizia sui loro cellulari, alcuni frame del video. Fotogrammi che hanno consentito di incriminare, sempre per favoreggiamento, anche il datore di lavoro di Maria Adriana, il quale, malgrado fosse
presente sul luogo dell'assassinio alle domande delle parti processuali ha sempre risposto in modo evasivo e con tanti "non ricordo".


Nell'udienza di ieri la figlia della vittima, custode agli scavi archeologici di Pompei, ha parlato delle botte prese quella sera, quando davanti a loro si pararono, inizialmente Giorgio Scaramella e la sorella Rosa. Un'aggressione scaturita per avere rimosso una sedia posta a segnalare un posto auto ritento riservato e inviolabile dalla famiglia Scaramella.


Mentre Giorgio aggrediva Maurizio Cerrato, che alla fine ebbe anche la meglio, Maria Adriana se la dovette vedere con Rosa. In quell'occasione riportò delle lesioni al volto che la costrinsero anche a un intervento chirurgico.
La prossima udienza del processo è stata fissata dal giudice per 3 novembre. Quella per l'omicidio di Maurizio, invece, è in
programma il 14 settembre prossimo. 


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08-09-2022 17:32:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA