Un pentito parla di quella morte di un innocente avvenuta nella notte di Capodanno. L'omicidio del padre di una bimba piccola, ucciso da un proettile vagante mentre era a casa con la famiglia per festeggiare il nuovo anno nel lontano 2007. Undici anni dopo si ricomincia da quell'appartamento a Torre Annunziata in cui nell'arco di pochi minuti si passò dalla festa alla tragedia. Nella giornata di oggi, gli agenti della Polizia di Stato del Commissariato Torre Annunziata, coordinati dalla Procura della Repubblica di Torre Annunziata, hanno svolto un sopralluogo presso l’abitazione. Si legge in una nota della Procura: "Gli accertamenti eseguiti dai poliziotti del Commissariato Torre Annunziata, unitamente agli esperti della Polizia Scientifica di Napoli, sono stati realizzati con le più sofisticate ed avveniristiche tecniche investigative e proseguiranno in maniera incessante". Nuovi rilievi al nono piano del palazzo di via Vittorio Emanuele per ricostruire la scena di quella sera. "Non mi aspettavo la riapertura delle indagini" spiega Carmela Sermino, la vedova della vittima innocente. "Ora, però, sembra che abbiamo utilizzato anche dei droni per ricostruire i momenti prima dell’arrivo del proiettile ed è probabile che le nuove tecniche investigative e strumenti tecnologici più innovativi, possano aiutare a stabilire con una certa precisione la traiettoria del proiettile e dunque capire da dove sia arrivato il colpo che ha ucciso mio marito" si augura la donna che da undici anni conduce la sua personale battaglia per ottenere la verità e fermare i clan.