L'aveva colpita al cuore. Uccisa dal marito, confermato l'ergastolo nel processo di Corte d'Assise d'Appello. Carcere a vita per Carmine d'Aponte che nell'ottobre del 2016 uccise la moglie Stefania Formicola di 28 anni e madre di due figli. Il procuratore generale ha letto la sentenza in aula davanti all'imputato e ai genitori della vittima. Soddisfatta anche l'avvocato Libera Cesino che ha seguito i parenti della vittima dall'inizio alla ricerca della giustizia e come testimonianza contro ogni violenza sulle donne.
Stefania Formicola fu uccisa a Sant'Antimo mentre era nella sua auto con un colpo di pistola al petto esploso dal marito che non accettò il divorzio. Una storia di violenza che andava avanti da tempo e che culminò con l'assassinio della donna nel 2016. Il 12 febbraio dello scorso anno il tribunale di Napoli Nord condannò D'Aponte all'ergastolo per omicidio volontario e oggi i giudici della seconda sezione della Corte d’Assise d’Appello di Napoli hanno confermato il carcere a vita per l'uomo. «Giustizia è fatta» hanno urlato i genitori e i parenti della donna dopo la sentenza.
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