L'ha uccisa e poi ha nascosto il suo corpo in una cassapanca. Ammazzata di botte, dopo tre anni arriva la sentenza di condanna dell'uomo che l'ha massacrata. Giuseppe Lima dovrà scontare 18 anni di carcere per l’omicidio della compagna Patrizia Attruia e l'occultamento del cadavere in una casa di Ravello. Un delitto studiato con la complice Vincenza Dipinto che lo ha aiutato a fare sparire le tracce.
Lima, 51 anni di Pagani, fu arrestato a gennaio dello scorso anno in seguito a una serie di indagini dei carabinieri della compagnia di Amalfi che permisero di scoprire che l'alibi dell'uomo era falso e accertare quanto veramente era avvenuto a Ravello tra il 26 e il 27 marzo del 2015, quella sequenza dell'orrore che aveva portato l'uomo a togliere la vita alla vittima di Scafati a soli 46 anni. Ad incastrarlo le immagini registrate da una telecamera di sorveglianza e le indagini che hanno individuato in lui il colpevole del piano. Lima aveva partecipato all’omicidio e non solo aiutato la Dipino ad occultare il cadavere di Patrizia Attruia nascondendolo in una cassapanca.