Uccisa a coltellate dal marito dopo 40 anni di matrimonio. Dolore e rabbia ai funerali di Angela. I figli: “Questo non è un addio”.
Il giorno del dolore a Rimini, con le lacrime che hanno avvolto anche la comunità di Torre Annunziata. Lanterne e lacrime ai funerali di Angela Avitabile, la donna di 62 anni uccisa dal marito Raffaele Fogliamanzillo venerdì scorso nella casa della loro figlia.
Sofferto il ricordo dei figli di Angela: “Questo non è un addio – hanno pronunciato sull’altare con l’aiuto di una lettera. Oggi vogliamo ricordare una donna, un'amica, una madre. Non ci hai mai fatto mancare nulla, eri sempre la prima a spenderti per noi. Ci hai reso felici. Ci mancheranno il tuo odore, la tua voce, la tua presenza. Eri la parte migliore della nostra vita".
Un dolore straziante che ha lacerato anche la comunità di Torre Annunziata. Nonostante i due fossero andati via dalla città oplontina 40 anni fa, in tanti conoscevano i due.
Lei madre attenta e premurosa, lui ex giontiano scappato via dalle faide dell’epoca per rifarsi una vita.
Da tempo però le famiglie convivevano con i problemi di salute di Raffaele, a cui i medici del servizio igiene mentale avevano diagnosticato una sindrome ansiosa bipolare che lo portava a provare un'insensata gelosia nei confronti della moglie.
La donna, esasperata dalle continue minacce dopo l'ultimo brutto episodio dello scorso 28 febbraio, aveva sporto denuncia ai carabinieri, ma si era rifiutata di allontanarsi da casa. Era convinta che la vicinanza della figlia, che abita sullo stesso pianerottolo, l'avrebbe tenuta al sicuro.
Una convinzione che l’ha tradita, portandola via dall’affetto dei suoi cari.