Si sono ritrovati uno di fronte all'altra a pochi passi dalla casa della donna. Ora uno dei due uomini è morto e l'altro è accusato di omicidio. Un giallo che gli investigatori sono al lavoro per risolvere da quando il corpo di Fabrizio Senatore è stato ritrovato schiacciato vicino all'abitazione dell'ex compagna che perseguitava. "Omicidio volontario aggravato da futili motivi": è l'accusa rivolta a Domenico Senatore, la guardia giurata 37enne che nella notte tra sabato e domenica, a Nocera Inferiore ha investito e ucciso un autotrasportatore di 47 anni, Fabrizio Senatore, in via Fluminate, nella zona periferica della città.
Il corpo della vittima (che non ha alcuna parentela con l'investitore) è stato ritrovato incastrato tra la vettura e il muro di una villetta dove vive Filomena, conoscente di Domenico ed ex compagna di Fabrizio. Quest'ultimo, in seguito alla fine della relazione con la donna, era stato denunciato dalla stessa per stalking e si trovava ai domiciliari a Salerno. Secondo l'avvocato della guardia giurata, Armando Lanzione, "non si tratta di un movente passionale". "Il mio assistito conosceva appena la signora Mena. Quella sera era la seconda volta che la incontrava. Alla fine del turno di lavoro della donna in pizzeria si erano incontrati in un appuntamento improvvisato per un caffè. Dopo averla accompagnata a casa è stato avvicinato dal 47enne. Domenico non sapeva assolutamente della situazione che viveva Mena, né conosceva questo suo ex compagno che, tra l'altro, doveva stare ai domiciliari. Invece, accompagnato da un amico che non è neanche stato indagato per favoreggiamento, si è recato sotto casa della ex evidentemente per vedere che stesse facendo e con chi fosse, versione peraltro avvalorata proprio dalle testimonianze dell'amico stesso. Si è trattato di un incidente".
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