Sempre on line. Nell’arco di due giorni sono stati campionati 2500 pc aziendali che sono rimasti connessi a Facebook per 3246 ore. Una passione per il più noto social che fa impallidire i click su Google rimasto attivo per appena 2200 ore. Da qui è partita la decisione di vietare i social ai dipendenti dell'Asl Na 3. Stop a Facebook, niente chat su messenger o like su Instagram. Durante l’orario di lavoro troppe distrazioni tra post, hastag e foto. Tutto vietato da una decina di giorni. Dall’indagine sulle connessioni emergono anche gli interessi dei dipendenti: social, consultazione mail, sport, food e informazione. L’undici marzo la Juventus ha giocato in casa contro l’Udinese e il Napoli a Milano contro l’Inter, lunedì mattina il sito più consultato dai pc dell’Asl è quello del giornale La Stampa, seguito dal Corriere dello Sport. A conclusione dello screening arrivano i divieti. Negli uffici come negli ospedali non sarà più possibile connettersi ai social network dai computer dell’azienda. Una decisione presa dalla manager Antonietta Costantini per essere sicura che infermieri, medici e impiegati non perdano tempo durante l’orario di lavoro. Una brutta sorpresa i quattromila e cinquecento dipendenti dell’azienda sanitaria che da Pomigliano a Sorrento, passando per Castellammare, si sono ritrovati da un giorno all’altro tagliati fuori dal mondo virtuale. I vertici dell’Asl hanno trovato la soluzione per evitare che si stesse troppo tempo su internet per vicende che con gare d’appalto o cure non c’entravano proprio nulla. Del resto le attrattive della rete sono tante. Chi invece ha bisogno di connettersi potrà farlo chiedendo un’autorizzazione motivando l’esigenza a finalità lavorative. Lo stop è arrivato all’improvviso, una scoperta che i dipendenti da Nola a Massa Lubrense hanno dovuto fare da sé. Ma ad ogni problema c’è una soluzione e a chi non può fare a meno della sua vita social è aperta una seconda strada, per collegarsi basta sempre un click dallo smartphone sulla scrivania accanto al computer.