Toccava a lui indossare la fascia da sindaco dopo il terremoto giudiziario che ha travolto Borriello. Ma dopo una notte di riflessione, rispetto ai colleghi che si sono dimessi ieri, anche Domenico Balzano ha deciso di lasciare il Palazzo. Nel caos istituzionale provocato dall’arresto del chirurgo, allo stato dei sette assessori di Borriello resta in carica solo uno. Dal giorno in cui è finito in cella lunedì sono dieci i consiglieri comunali che si sono dimessi e sei gli amministratori. Borriello, è stato arrestato lunedì con l'accusa di avere ricevuto ''fondi neri'' in cambio di presunti favori alla ditta Fratelli Balsamo, che si occupava fino allo scorso giugno della raccolta dei rifiuti in città.
A firmare la rinuncia al proprio mandato questa mattina sono stati l'assessore Domenico Balzano, titolare della delega alla Protezione Civile e impegnato in prima linea sul fronte incendi nei giorni dei roghi sul Vesuvio, e il consigliere eletto nella lista civica ''Ciavolino per Torre'', Antonio Trieste.
Balzano è stato tra gli ultimi a vedere Ciro Borriello prima dell'arresto ed è considerato tra i suoi fedelissimi, al punto da essere scoppiato a piangere appena appresa la notizia. ''Questa non è assolutamente una 'sfiducia' nei confronti del sindaco, che sono convinto saprà dimostrare la propria innocenza dalle accuse mossegli, ma un atto di responsabilità, che non ho fatto prima solo perché mi trovavo in vacanza, visto che ero pronto dal primo momento a rimettere il mandato''.
Con Balzano salgono a sei (su sette) gli assessori dimissionari. Invece Antonio Trieste è il decimo consigliere a rassegnare le dimissioni su un totale di 24 rappresentanti politici presenti nell'assise di palazzo Baronale. A decidere la strategia è stata Romina Stilo che da vicesindaco ha detto ai suoi: “Ci dobbiamo dimettere tutti”. Ora la palla passa al prefetto che dovrà decidere come gestire l’intricata situazione. Anche perché a decidere le sorti del suo governo potrebbe essere lo stesso Borriello che aveva presentato le dimissioni prima di essere travolto dall’inchiesta. La legge gli dà venti giorni di tempo per ritirarle altrimenti si va tutti a casa. E, quindi, se non ci pensa prima il prefetto a sciogliere il consiglio l’ultima parola spetterà a Borriello.