Nuovo appuntamento per invadere con le biciclette Castellammare. Gli amici della Filangieri convocano tutti per “tre pedalate”, l’iniziativa è in calendario per venerdì 23 giugno. L’obiettivo è sensibilizzare l’amministrazione Pannullo sul tema dello stop a auto e scooter, per una Castellammare più vivibile. I promotori dell’evento, che partirà alle 20 dall’Hotel Miramare, chiedono l’applicazione di un piano già approvato due volte in consiglio comunale. “Da sei anni puntiamo all’innalzamento della qualità della vita cittadina, ritenendo fosse obiettivo di importanza strategica per il rilancio economico, sociale e culturale della nostra Castellammare di Stabia. Una città vivibile infatti, oltre a rappresentare un sacrosanto diritto di noi stabiesi, è condizione indispensabile per il tanto inseguito rilancio turistico, senza il quale, come tutti sappiamo, non c’è per noi nessuna reale prospettiva di sviluppo economico. Ebbene abbiamo scoperto che esiste un “piano” per dar vita ad un’altra Castellammare, una città finalmente vivibile e dall’aria meno inquinata, una città a misura d’uomo. Esiste un “piano” che nero su bianco ridisegna Castellammare ed il modo, ora caotico ed insensato, in cui ci spostiamo al suo interno. Ebbene esiste un “piano”, basterebbe metterlo in pratica e quelli che sono certamente tra i nostri più grandi problemi, come solo per citarne alcuni il traffico, lo smog, i parcheggi selvaggi, la difficoltà a spostarsi in bicicletta o perfino a piedi, per non parlare dei mezzi pubblici, verrebbero affrontati e risolti. Il nostro Consiglio Comunale ha approvato il “piano” in questione per ben 2 volte, prima nel 1993 e poi nel 2005, adottandolo poi definitivamente con atto ufficiale 9 anni fa, in data 30.06.2008. Tecnicamente si tratta di uno strumento urbanistico detto “Piano della mobilità urbana” (o “Piano urbano del traffico”) che i comuni come il nostro con popolazione superiore ai 30.000 abitanti sono obbligati per legge a farsi preparare da tecnici qualificati nel rispetto di determinati requisiti. A Castellammare quindi esiste questo importante strumento ed è in vigore, ma nessuna amministrazione ha mai fatto nulla per attivarlo, cioè per metterlo in pratica. Attivare il Piano riconsegnerebbe la città ai nostri bambini, che oggi non sono liberi di viverla in sicurezza perfino in prossimità delle scuole che frequentano. Il Piano infatti prevede delle “zone cuscinetto” intorno ai complessi scolastici, zone sicure, libere dalla circolazione delle auto, collegate ad una rete di percorsi pedonali e ciclabili. Lo stesso in prossimità di altri luoghi sensibili come banche, uffici postali e comunali. Misure queste che, come tante altre previste, risponderebbero con investimenti irrisori a problematiche che costituiscono una vera e propria “questione di civiltà”: quelle relative alla sicurezza e alla libera fruizione degli spazi pubblici per i più piccoli, gli anziani, i disabili, insomma per tutti”.