Telefonate fingendosi operatori della banca e sms con il trucco più di cento vittime si sono viste svuotare cosi il conto corrente.
Lo «zoccolo duro» della holding aveva tra i 24 anni e i 21 anni, mentre il «vecchio» del gruppo aveva 34 anni e lavorava come seppellitore al cimitero. Ma come «passione» aveva i computer e i conti corrente dei clienti di noti istituti bancari. Sono sette gli indagati dalla procura di Torre Annunziata per le truffe on-line messe a segno all’ombra del Vesuvio e non solo.
A finire in manette, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare firmata dal gip del tribunale di Torre Annunziata, i due fratelli Antonio Perna e Raffaele Perna – entrambi residenti in viale Castelluccio – Giovanni Montella, Giuseppe Stupore, Giuseppe Vitiello, Aniello Vitiello e il seppellitore Giuseppe Cascone. Ai sette indagati di Torre del Greco vengono contestati a vario titolo 92 episodi di truffa informatica. Eseguiti sequestri preventivi per 97 mila euro.
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