Specializzati in truffe su Internet, dai raggiri-sexy alle false offerte di lavoro. Madre e figlio da Scafati si erano trasferiti a Reggio Emilia per fondare un’organizzazione di esperti in imbrogli sul web con almeno 18 complici. Arrestati Franca Ceglia, 49 anni, di Giffoni Valle Piana e il figlio Damiano Leone, 29enne di Scafati ritenuti i capi del sodalizio. Dalle 'sexy-truffe' ai falsi biglietti per concerti di beneficienza, dalle offerte di lavoro che non c'erano alle inesistenti case vacanze. Circa 500 colpi che hanno fruttato centinaia di migliaia di euro.
I carabinieri di Reggio Emilia, insieme a quelli di varie regioni, stanno facendo arresti e perquisizioni in Emilia Romagna, Piemonte, Basilicata, Lombardia e Campania. Si tratta dell'operazione 'Deep Impact', nei confronti di 18 indagati per associazione per delinquere, truffa aggravata, ricettazione, sostituzione di persona, uso indebito di carta di credito, estorsione e falso in atto pubblico. L'organizzazione è composta prevalentemente da donne e per il suo smantellamento hanno contribuito anche i servizi delle trasmissioni televisive come Striscia la notizia e le Iene. Sei persone sono state arrestate, su richiesta della procura di Reggio Emilia nell'ambito dell'inchiesta Deep Impact, che ha svelato una rete che faceva soldi con le truffe online.
Stessa sorte di madre e figlio anche per Giorgio Barone, 29 anni, di Massa di Somma, residente a Reggio. Sono stati disposti invece gli arresti domiciliari per Vincenza Ceglia, 53 anni e sorella di Franca, residente a Scandiano ed Erika Culeddu, 28 anni, nata a Scandiano e residente a Reggio. Infine, la 25enne napoletana Antonietta Flaminio, residente a Scandiano, è stata sottoposta a obbligo di firma e di dimora.