A 13 anni solo al mondo e in un letto di ospedale. Cresciuto senza l'affetto della madre anche quando si è ammalato. Francesco ha trovato ciò che ha sempre sognato, una famiglia, proprio in corsia.
Ricoverato nell’ospedale pediatrico Santobono di Napoli, per la prima volta si è sentito a casa e ha scritto una lettera ai medici che lo hanno curato per esprimere la sua gioia e ringraziarli.
Il 13enne è stato temporaneamente affidato all’ospedale in attesa di essere assegnato ad una struttura di accoglienza per minori, e con questa lettera ha cercato anche di trovare il coraggio dell’addio.
“Cari dottori – si legge nella lettera – vi voglio ringraziare per tutto quello che avete fatto tutto questo tempo per me. Mi avete fatto sentire a casa e mi avete regalato anche qualche momento di felicità nonostante la mia situazione. Ormai per me siete diventati come una famiglia, una famiglia che non ho mai avuto ma che ho sempre sognato. Questo sogno lo avete realizzato”.
Un rigraziamento anche agli infermieri, “che sono stati sempre gentili nei miei confronti anche quando non lo meritavo. Mi avete aiutato a crescere, a diventare più maturo” e soprattutto a capire “che anche nelle cose più brutte si può trovare sempre del buono; non ci sono parole per descrivere tutto il bene che provo per ognuno di voi”.