Tre salvataggi tra Castellammare e Vico in due settimane. Dopo la barca affondata venerdì e il soccorso ai tre naufraghi finiti in mare a pochi metri dall’Antico bagno, arriva l’appello del comandante Guglielmo Cassone: “Prima di intraprendere il mare bisogna essere sicuri che la barca sia in grado di affrontare la navigazione”. Continua incessante l’attività della Guardia Costiera. Venerdì scorso, alle 14.55 giunge presso la sala operativa, tramite il 1530, numero emergenze in mare, una chiamata di soccorso per un natante con gravi difficoltà di galleggiamento in procinto di affondare, con tre persone a bordo, in località Marina di Vico Equense nelle acque antistanti lo stabilimento balneare denominato “Antico Bagno”. Dopo pochi minuti i militari del gommone pneumatico GC A56 giungono sul posto e nel mentre la barca affonda, recuperano i tre naufraghi che vengono trasportati presso il Porto di Castellammare di Stabia e risultano essere in buona condizione di salute. Durate a lungo le operazioni atte a tutelare la sicurezza della navigazione e la salvaguardia dell’ambiente marino ed infatti il proprietario della barca, per tali motivazioni, è stato diffidato alla rimozione ad horas della propria unità anche in considerazione che il fondale in zona è di soli 5 metri. All’attualità non risultano situazioni di inquinamento marino. I militari della guardia costiera, dopo aver portato in salvo i naufraghi continuano nella loro attività di “Mare Sicuro”. “Dagli inizi del mese di luglio già è il terzo episodio di affondamento di unità da diporto” dichiara il Comandante della Capitaneria di Porto di Castellammare Guglielmo Cassone. “Prima di intraprendere il mare bisogna innanzitutto assicurarsi che l’unità sia idonea per la navigazione, che ci siano a bordo tutte le dotazioni di sicurezza previste a seconda del viaggio che si vuole intraprendere e soprattutto bisogna attenersi a quelle che sono le norme della navigazione nonché applicare la buona perizia marinaresca”.