Tre grandi parcheggi nell’ex Ferrovia dello Stato, nella Maricorderia e nell’area del Mercato. Poi a piedi tutto l’anno sul lungomare. Stop quindi alle auto per passeggiare in tranquillità. Abbattimento dei silos sul Porto e realizzazione di una piazza a mare. Questi i punti fondamentali del nuovo patto bipartisan siglato ieri pomeriggio. Tutti d’accordo su cosa fare per portare Castellammare fuori dalla crisi. La pace tra maggioranza e opposizione è scoppiata ieri sul terreno decisivo per lo sviluppo: l’urbanistica. Tradotto in termini concreti su quali interventi indirizzare i fondi pubblici per innescare la svolta turistica da anni invocata. In un ordine del giorno votato dall’intero consiglio comunale si sanciscono i punti fondamentali su cui c’è l’intesa di tutti. A volere ieri la discussione in aula a Palazzo Farnese i consiglieri Vozza e Zingone che hanno presentato una loro mozione. Ma poi raccolte le esigenze del testo presentato, si è passati all’approvazione di un ordine del giorno che impegna la squadra di Toni Pannullo a tradurre in atti concreti gli impegni presi. A raccogliere le proposte di maggioranza e opposizione l’assessore Pino Rubino che in tempi stretti farà partire al Palazzetto del mare una serie di incontri pubblici sulla programmazione da mettere in campo. Ha spiegato in aula che occorre in tempi rapidi agganciarsi al Progetto Grande Pompei che include anche la zona dell’ex fabbrica Avis, corso De Gasperi e il quartiere Cmi. Su questo terreno tende la mano l’ex sindaco Vozza dai banchi dell’opposizione che, però, ritorna sul disegno da lui proposto da anni: “Su corso De Gasperi bisogna avere un piano per il terziario, altrimenti diventerà la strada dei cinesi e vanno aperti varchi per recuperare il rapporto col mare”.