"Gestiamo 110 beni confiscati in tutta la Provincia di Caserta, da Santa Maria alla Fossa a Casal di Principe, da San Cipriano a Villa Literno. Comuni in cui per tanti anni la camorra la faceva un po' da padrona, in particolare a Casal di Principe dove abbiamo fatto una forte esperienza di rinascita dei luoghi". Così Elena Giordano, ex pm e oggi presidente della società consortile Agrorinasce, spiega la crescita dell'associazione che da oggi ristrutturerà e gestirà anche 30 beni confiscati a Torre Annunziata, dopo la firma del protocollo in Prefettura a Napoli che prevede bandi finalizzati a lasciare fuori la camorra dalla gestione dei beni. Agrorinasce ha un'esperienza che porta ora in provincia di Napoli dopo averla maturata a Caserta. esperienza cui ora punta anche il Comune di Castel Volturno. Luoghi in cui le amministrazioni "vogliono cominciare - spiega Giordano - una nuova educazione per le nuove generazioni con beni riutilizzati a vantaggio del terzo settore. Noi abbiamo un cospicuo numero di beni confiscati che gestiamo, su cui io ci metto la mia faccia e il mio nome, perché ci lavoro con grande impegno pensando che la legalità non debba rimanere soltanto un concetto astratto, ma debba diventare un sentire interiore".
Soddisfatto il sindaco Cuccurullo: “Il Protocollo di Legalità firmato questa mattina è un’azione concreta al termine di una settimana nel corso della quale abbiamo ricordato la figura di Giancarlo Siani. Nel giorno della sua nascita, il 19 settembre scorso abbiamo riaperto l’asilo nido comunale di via Parini, che verrà intitolato a lui. Il 23 settembre invece, giorno in cui fu barbaramente ammazzato, abbiamo partecipato all’inaugurazione della Sala Mehari a San Giorgio a Cremano. Sui beni confiscati alla criminalità a Torre Annunziata e sul loro riutilizzo ci sarà il massimo impegno dell’amministrazione comunale affinché queste risorse tornino alla collettività attraverso progetti di recupero sociale e riutilizzo pubblico. Sentire al nostro fianco la Prefetura, la Regione Campania, la Procura della Repubblica di Torre Annunziata ci conforta nell’azione di rigenerazione sociale e urbana avviata dall’amministrazione comunale”.
Il protocollo firmato oggi con il prefetto di Napoli Michele Di Bari, l'assessore regionale campano alla Mario Morcone e il sindaco di Torre Annunziata Cuccurullo, segna una strada molto attenta all'assegnazione dei lavori e della gestione: "Ovviamente - spiega Giordano - questo rallenta di molto l'iter perché in Italia siamo pieni di burocrazia, però questo è uno di quei casi in cui vale veramente la pena, perché ci sono dei controlli molto stringenti sulle persone e le società che partecipano alle gare, dando una certa garanzia che non rientri dalla finestra ciò che è stato cacciato dalla porta. Affrontiamo le infiltrazioni, i prestanome, le indagini con le interdittive su ogni azienda, quindi c'è un controllo abbastanza penetrante". Agrorinasce gestisce attualmente oltre 110 beni in tutto il Casertano, tra cui "La Balzana", grande proprietà che fu di Francesco Schiavone a Santa Maria La Fossa, un bene esemplare per la sua grandezza, 220 ettari di terreno, e su cui sono stati investiti i primi 15 milioni di euro pubblici per lavori già visibili ma non finiti, per una struttura che diventerà una scuola alberghiera e anche il luogo di coltivazione agricola di prodotti locali. Il nuovo iter certificato nella Prefettura di Napoli viene apprezzato dal sindaco di Torre Annunziata Corrado Cuccurullo il quale sottolinea come nella cittadina in provincia di Napoli "ci siano diverse ville sequestrate che si trovano in uno dei quartieri di maggiore degrado della città, su cui facciamo investimenti importanti. Lavoreremo usando al meglio i fondi anche ristrutturando la scuola e dedicandola ad attività sia lavorative ma anche all'apertura e operatività del nuovo nido di infanzia".