Di Alina Cescofra
"Sfiderei la Nasa ma a casa c'è chi mi ha dato la vita". Così il giovane Yoseba, rapper oplontino di nascita, racconta l'amore ai tempi del Coronavirus. Tanta passione per l'amore ma prima di tutto responsabilità per chi è a casa.
Giovanissimo studente con la passione per la musica, ormai diventata anche un lavoro per il giovanissimo cantautore di Torre Annunziata.
"Da piccolo sognavo di fare il calciatore, ma avevo la passione per la musica. All'inizio l'ho vissuta come un gioco, infatti non pensavo che il mio primo singolo 'Non mi interessa' riscuotesse tanto successo". Poi… "Il mio videomaker al Parco Del Virgiliano a Napoli mi disse che se il video avesse avuto 5000 visualizzazioni sarebbe stato un successo. In un mese ne ha avute 50000 su Youtube e 30000 su Spotify. Era iniziata la mia avventura".
Yoseba continua il racconto del suo sogno con entusiasmo.
"Volevo farmi conoscere con il mio vero nome Giuseppe Cirillo, ma mi fu detto che sarei passato per un neomelodico. Così un giorno in classe, distratto dalla mia passione, scelsi il mio nome. Yoseba è Giuseppe in basco. I baschi che sono una minoranza spagnola, sono forti e coraggiosi. Li ammiro e sono appassionato alla loro storia".
L'emozione è palpabile quando parla del suo debutto: “Il 25 Aprile 2018 mi invitarono a cantare al Lido Azzurro, un noto stabilimento balneare di Torre Annunziata. Lì ho capito che la passione non poteva essere un gioco. Mi emozionò ascoltare 500 ragazzi che ripetevano il ritornello della mia canzone".
Da lì una serie di brani, da ‘Quello che non hai’ a ‘Proibita’, da ‘Destinazione America’ ad ‘Illusione’.
Tante le opening act dei concerti, Luchè e Sfera Ebbasta sono solo alcuni degli artisti che ha conosciuto e che lo hanno arricchìto. Alla sua età serve coraggio, costanza, voglia di non arrendersi. "Io sono la mia forza, c'è chi mi segue. Ma i miei sogni mi spronano ad andare avanti".
Yoseba è uno studente con una passione artistica da autodidatta che sta vivendo un periodo storico particolare come tanti suoi coetanei. A loro rivolge le sue parole: "Restiamo in casa, non siamo egoisti. Assaporiamo il sapore del calore familiare. Soprattutto non dimentichiamo lo studio. Io stesso lo faccio. Sogniamo ma con i piedi per terra. Solo la formazione può darci sicurezza per il futuro".
Ritornando al free style di oggi dichiara "Non ho una musa al momento, ma mi sono immedesimato in chi ora è innamorato. Vivere adesso un amore è faticoso e la quarantena sembra una gravidanza. Alla fine arriverà la gioia ma nel frattempo il tempo distanti sembra lungo più di quanto lo sia in realtà".
La voce al telefono trasmette gioia ma soprattutto tanta forza di volontà. Coraggio di credere nei propri sogni, nonostante le invidie e le difficoltà. Un coraggio che appartiene ai giovani e che non devono perdere perché in fondo "ci godremo il panorama dopo questa salita".