Chissà come sarebbe cambiata la storia di Torre Annunziata se quelle cento telecamere che ogni controllano tutta la città fossero state montate negli anni Ottanta. Ai tempi della strage del Circolo dei Pescatori, o anche solo nei giorni in cui Giancarlo Siani cercava verità impossibili.
Quella che è stata presentata oggi dal sindaco Giosuè Starita, a Palazzo Criscuolo, è forse la più importante e decisiva risposta alla criminalità che non solo Torre Annunziata, ma la Campania tutta potesse dare. Una vittoria. C’è poco da dire. E il fatto che un’operazione del genere arrivi proprio da uno dei grandi ex feudi della camorra la dice tutta su quanta voglia ci sia di voltare pagina.
Cento telecamere ad alta risoluzione, una copertura del territorio pressoché totale e soprattutto una spesa risibile, considerando l’utilità di quei cento occhi. “250mila euro circa – spiega il primo cittadino – messi insieme soprattutto con finanziamenti statali”. E’ soddisfatto, e si vede. “Copriamo il novanta per cento del territorio comunale – dice– ma a breve chiudiamo l’intera partita. Anche con una ventina di telecamere nel cuore del Penniniello”. Occhi per tenere sotto controllo una delle maggiori piazze di spaccio della zona.
Il progetto era partito circa due anni e mezzo fa. L’idea era quella di filmare i furbetti che lasciavano sacchetti di spazzatura in una serie di zone che venivano considerate comunemente discariche abusive. Poi qualcosa è cambiato. Chi lavora al monitoraggio dell’inciviltà si è reso conto che quegli occhi possono assicurare risultati ben più ampi di un controllo sullo sversamento abusivo dei rifiuti.
Quegli occhi possono monitorare gli spostamenti dei ‘soldati della camorra’, e addirittura filmare estorsioni, scippi, rapine e finanche omicidi.
Il Grande Fratello contro la Camorra, insomma. Ed è un risultato epocale.
“Stiamo collaborando con le forse dell’ordine – continua Starita – Ogni volta che accade qualcosa sanno dove venire a dare un’occhiata. Tanto loro, polizia, carabinieri, i ragazzi dei clan li riconoscono anche da come si muovono. Inutili i volti coperti o i tentativi di sfuggire ad un controllo del genere. Questo è ormai il luogo dove si fanno le indagini, dove si possono ricostruire movimenti e dinamiche e arrivare immediatamente a risultati fino a qualche anno fa assolutamente insperati”.
E poi rimane il ‘fattore furbetti’. “Li stiamo filmando e stiamo facendo centinaia di verbali”. Più di cinquecento quelli consegnati fino ad oggi. Tanto basta bloccare una sequenza e avere in pochi secondi i numeri di targa degli incivili. E se dovessero aver usato dei sistemi per coprire i numeri abbiamo anche telecamere Ocr che ci danno l’immagine al negativo”. Insomma non si scappa. Torre Annunziata vince contro l’inciviltà e contro la Camorra.