SABATO 23 NOVEMBRE 2024




L'inchiesta

Toghe sporche a Torre Annunziata, restano in cella giudici di pace e avvocati: scarcerati quattro periti

Tornano liberi lo stabiese Marco Vollono e Dario Luzzetti, ai domiciliari Francesco Afeltra di Sant'Antonio Abate e Enrico Tramontano Guerritore

di Redazione
Toghe sporche a Torre Annunziata, restano in cella giudici di pace e avvocati: scarcerati quattro periti

Sentenze truccate per intascare i soldi di falsi incidenti. Restano in carcere giudici di pace e avvocati dello scandalo sul tribunale di Torre Annunziata. Escono di cella solo quattro periti. Ha confermato l'impianto accusatorio della Procura di Roma il gip di Nocera, che ha dovuto firmare le misure cautelare per le toghe sporche dopo il passaggio di competenze dai giudici della capitale al Tribunale nel salernitano. Tornano in liberta' due periti: lo stabiese Marco Vollono e Dario Luzzetti di Torre del Greco. Agli arresti domiciliari, invece, Francesco Afeltra di Sant'Antonio Abate e Enrico Tramontano Guerritore di Poggiomarino. Vollono ha ammesso di aver pagato mazzette, ma ha dichiarato agli inquirenti di averlo fatto per potere lavorare. I quattro sono sempre indagati ma per loro non è ritenuta più necessaria la detenzione. Dopo piu' di un mese restano ancora in carcere gli altri 14, come l'ex consigliere comunale del Pd Rodolfo Ostrifate. Tutti accusati di mazzette e accordi nello studio del giudice di pace, Antonio Ianniello, a Scafati. Gli incontri con gli avvocati e i periti in fila per pagare il giudice di pace e ottenere le sentenze truccate avvenivano nel suo ufficio. Lì sono stati fatti i video dalla Guardia di Finanza che ricostruiscono più di trenta casi di corruzione in poco più di un mese. Per questo il Tribunale del Riesame di Roma ha deciso il trasferimento di tutti gli atti a Nocera per un problema di competenza territoriale. Provata anche l'esistenza di un tariffario a cui bisognava attenersi, il giudice di pace Ianniello, ora sospeso, non accettava meno di 500 euro a sentenza. Davanti ai magistrati arrivano le prime ammissioni degli indagati che tendono a sostenere si trattasse dell'unico modo per poter lavora a Torre Annunziata. Una sorta di dazio imposto da Ianniello.
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01-11-2018 19:30:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA