DOMENICA 03 NOVEMBRE 2024




Il fatto

Tiziana Cantone senza pace, di nuovo on line il suo video

Le immagini accompagnate da una frase vergognosa

di Redazione
Tiziana Cantone senza pace, di nuovo on line il suo video

Di nuovo online video di Tiziana Cantone
Accompagnato da frase choc. Scoperto da legali, che hanno chiesta rimozione. 

Dalle profondità del dark web è di nuovo spuntato uno dei video privati di Tiziana Cantone, la 31enne di Mugnano di Napoli che il
13 settembre del 2016 fu trovata impiccata a casa della zia con una pashmina legata ad un attrezzo ginnico; la morte della ragazza, preceduta dalla diffusione in rete di alcuni suoi filmati intimi, fu inizialmente classificata come suicidio, ma nel gennaio 2021 la Procura di Napoli Nord ha aperto un fascicolo per omicidio
volontario sulla base di alcune prove presentate dai legali di Teresa Giglio, madre di Tiziana.

La mamma, oltre a battersi per veder riaprire le indagini sulla morte della figlia, ha sfidato i grandi colossi del web per ottenere la rimozione dei video della 31enne; con l'aiuto dell'Emme Team, team americano di avvocati e
consulenti, ne ha ottenuto nei mesi scorsi la rimozione, ma evidentemente qualcosa è rimasto. Forse ripescato dal deep e dark web, uno dei video è così finito in rete, accompagnato peraltro da una vergognosa frase di presentazione.

I tecnici della Emme Team hanno quindi avviato le ricerche e rintracciato il sito statunitense dove era stato caricato, scoprendo che a pubblicarlo sarebbe stata una società tedesca gestita da una donna; è così partita la richiesta di rimozione per garantire a Tiziana quel diritto all'oblio più volte invocato dalla madre, ma non ancora pienamente realizzato.

L'altro binario su cui la vicenda di Tiziana si muove da sei anni riguarda le inchieste sulla sua morte: dopo l'archiviazione della prima indagine per istigazione al suicidio, la Procura di Napoli Nord ne ha avviato un'altra per omicidio volontario, e per capire cosa sia successo alla 31enne, ne ha fatto riesumare la salma per sottoporla a quell'autopsia mai effettuata dopo il rinvenimento del cadavere; gli esiti dell'esame non sono ancora noti.

Tra le prove a disposizione dell'ufficio inquirente e presentate in seguito ad indagini difensive da Emme Team, vi sono i due DNA maschili riscontrati sulla pashmina che la 31enne si sarebbe annodata al collo per togliersi la vita, o la circostanza che l'iphone trovato a poca distanza dal corpo esanime di Tiziana era stato acceso, sbloccato e utilizzato per navigare sul web, per oltre un'ora, dopo il sequestro seguito al ritrovamento del cadavere.

Con l'iphone fu poi sequestrato anche l'ipad di Tiziana, ma tutti i dati sono poi andati persi; la Procura di Napoli Nord ha quindi aperto anche un fascicolo per frode processuale in relazione alla cancellazione di tutti i dati nei due apparecchi di Tiziana, avvenuta quando i due dispositivi erano sotto custodia della polizia giudiziaria, vale a dire dei carabinieri. 


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18-05-2022 18:45:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA