I tesori da Pompei a Stabia al sicuro. A distanza di due anni, si rinnova il protocollo d'intesa tra parco archeologico di Pompei (Napoli) e Procura della Repubblica di Torre Annunziata, finalizzato al contrasto dei saccheggi nei siti archeologici e al traffico dei reperti e opere d'arte. L'accordo iniziale fu firmato nel 2019 e nel corso di questi due anni ha visto un'intensa collaborazione tra le due istituzioni. A firmarlo oggi sono stati il procuratore Nunzio Fragliasso e il direttore generale degli scavi Gabriel Zuchtriegel.

''Questo protocollo conferma che, laddove le istituzioni collaborano ad obiettivi comuni, si possono raggiungere risultati incredibili, in termini di legalità e di tutela, come nel caso dell'esperienza di Civita Giuliana - dichiara Zuchtriegel -. In questo si deve dar merito alla lungimiranza del direttore Osanna che ha saputo cogliere l'opportunità, assieme alla Procura, di trasformare un mirato intervento in uno strumento modello da riproporre in diverse situazioni, formalizzando le buone prassi operative messe in campo''.

''La tutela dell'immenso patrimonio storico, artistico, archeologico e culturale presente nel circondario di propria competenza costituisce una delle priorità dell'azione della Procura della Repubblica di Torre Annunziata - Gli fa eco Fragliasso -. L'impegno di questo ufficio in tal senso sarà costante anche nei prossimi anni, nel segno della continuità con l'azione avviata unitamente al professore Osanna. In questo contesto si colloca il rinnovo del protocollo che rappresenta un vero e proprio accordo 'pilota' nel campo della sinergia tra le istituzioni per la salvaguardia del patrimonio archeologico nazionale, che si è rivelato uno strumento formidabile per restituire alla collettività reperti e testimonianze di eccezionale valore storico e culturale''