A pagare il debito per salvare le Terme di Stabia sarà il Comune. Entro fine novembre dovrà essere Palazzo Farnese a rispettare l’accordo fatto tra Monte dei Paschi e l’amministratore della Sint Biagio Vanacore. E’ arrivata, questa mattina, la risposta della banca che ha accettato la richiesta di proroga di un mese e soprattutto il cambio di interlocutore. Esce di scena il presidente della società, che gestisce il patrimonio delle Terme e entra il sindaco Pannullo, che entro il 30 novembre dovrà versare 865mila euro. Superato così un passaggio delicato della road map che si è imposta la maggioranza a guida Pd per salvare la Sint dalla legge Madia, che stabilisce la liquidazione delle società con i conti in rosso e non strategiche per gli enti pubblici. Ottenuto il via libera dal Monte dei Paschi, adesso si dovrà procedere all’approvazione del piano industriale per Terme a cui Pannullo ha collegato la delibera salva-Sint. La successiva scadenza è ora il 7 novembre quando il piano di rilancio sarà pronto. Solo dopo il via libera alla delibera salva-Sint Pannullo potrà aprire le casse del comune per versare la quota stabilita. Su questa strada si immette anche la Regione Campania che per domani mattina ha convocato un tavolo sulla questione Terme di Stabia. All’incontro con l’assessore regionale alle attività produttive Amedeo Lepore, il sindaco Toni Pannullo, il presidente della Sint Vanacore e il presidente di Federterme Costanzo Jannotti Pecci. Da stabilire il ruolo che Regione e Federterme intendono ricoprire per ridare alle Terme di Stabia un futuro, dopo le chiusure e i fallimenti.