Appena fallito il primo tentativo, comune e Sint hanno deciso di riprovarci. La ricerca del partner che affianchi le istituzioni nel piano di rilancio delle Terme di Stabia è ripresa da subito. Da quando cioè il bando per l’advisor si è concluso con un nulla di fatto. L’unica società che aveva risposto all’appello di Palazzo Farnese non aveva i requisiti richiesti e quindi è stata esclusa. Durante l’assemblea dei soci, a cui hanno partecipato il sindaco Tony Pannullo e il presidente Biagio Vanacore, si è stabilita la nuova road map. Ripresentato il bando, questa volta cambiano i patti con la società che vorrà offrire la sua consulenza. Se la prima volta la gara prevedeva il pagamento sono a risultato ottenuto, e cioè solo in caso in cui si fosse trovato il privato disposto a riaprire lo stabilimento chiuso dai giorni del fallimento, il tentativo bis prevede un guadagno di 40 mila euro per il vincitore del bando. La data di scadenza è fissata per il 31 agosto. Una road map che non piace all’opposizione. La minoranza infatti aveva chiesto la convocazione di un consiglio comunale sulla questione “Terme” e un pressing per garantirsi il coinvolgimento della Regione nel piano-salvezza. "Comune e Sint ritirino il bando per la ricerca dell'advisor" . A chiederlo le forze di opposizione che dichiarano: "È assurdo dopo il fallimento del primo bando, ripeterlo in pieno Agosto e questa volta prevedendo una spesa di 40 mila euro. La vicenda dell'Advisor - commentano i consiglieri - non solo allunga la lista dei fallimenti registrati da questa Amministrazione sul problema Terme, ma dimostra davvero lo stato di confusione pericolosa che ne connota le scelte. Si rifà la gara ancora una volta senza idee e senza mettere in campo proposte che riguardino i due stabilimenti termali. Grazie ai lavoratori si apre lo spiraglio per una collaborazione con Regione e Federerme ma il Sindaco, invece di riportare tutto sul tavolo regionale per concordare i passaggi, autorizza un nuovo bando oneroso con scadenza a fine agosto. Non solo la prudenza sconsiglierebbe di fare bandi in questo mese, ma non si comprende neanche sulla base di quale mandato il sindaco ne autorizzi la ripetizione "onerosa" del bando. Il Consiglio Comunale, benché richiesto dalle opposizioni, non è stato mai convocato, la giunta non si è espressa neanche con un atto d'indirizzo; e neanche i dirigenti investiti di un ruolo maggiore dal regolamento sul controllo delle società partecipate, hanno mai espresso nessuna valutazione. Questo è il quadro desolante che emerge. Si blocchi il bando, si riporti l'intera vicenda terme ai livelli regionali e si convochi il Consiglio, come da noi richiesto. Noi siamo pronti a fare la nostra parte".