Salvare le Terme di Stabia vendendo otto proprietà. L’amministrazione Pannullo nel 2017 andrà alla ricerca di acquirenti per otto proprietà della Sint. L’obiettivo è fare cassa per salvare la società che detiene l’intero patrimonio termale. Il sindaco Pannullo e il suo vice Di Martino hanno stilato un elenco di beni che dovrebbero permettere all’amministratore delegato della Sint Biagio Vanacore di incassare i tre milioni di euro necessari ad evitare il fallimento. Un ripianamento delle perdite, stimate sui quattro milioni di euro, per poi approvare il nuovo piano industriale con la fase di rilancio. Il piano della Sint prevede la vendita del pallone geodetico e la pista di pattinaggio a Viale delle Puglie; il parcheggio di fronte all’Hotel dei Congressi; l’area camper vicino allo stabilimento del Solaro; il parcheggio antistante l’Hotel delle Terme; i campi da tennis; il parcheggio adiacente al complesso delle Nuove Terme; la cabina elettrica dell’Enel. Il provvedimento ora in commissione Bilancio ha acceso lo scontro tra maggioranza e opposizione, in particolare si è innescato un braccio di ferro tra Pd e Movimento Cinquestelle. Difende il provvedimento il capogruppo dei Democratici Francesco Iovino: “Meglio mettere in vendita questi beni che lasciare tutto il patrimonio nelle mani di un commissario liquidatore, che metterebbe a rischio l’albergo delle Terme e lo Stabilimento del Solaro”. Alle accuse di spezzatino e di non avere una “visione strategica della città” formulate in aula consiliare dall’ex sindaco Salvatore Vozza, Iovino replica: “L’amministrazione sta lavorando sulle Antiche Terme e il cambio di destinazione alla Caserma Cristallina che dovrà diventare un albergo. E cito solo due interventi di un programma di rilancio ben più complesso. Quindi noi andremo avanti con i nostri progetti, per noi parlano i fatti”.