Siamo ai preliminari. Pannullo va in missione in Regione per stringere una partnership in grado di fare riaprire i battenti alle Terme di Stabia, chiuse dai giorni del fallimento e devastate da raid vandalici. Il primo appuntamento si è tradotto in una “chiacchierata”, un confronto alle battute iniziali. Assente Federterme che, già in passato, ha dichiarato "drammatica" la situazione di Castellammare, parlando della necessità di trovare finanziamenti per trenta milioni di euro. Ma durante il confronto con l’assessore Lepore non si è parlato solo di Terme, sul tavolo sono state affrontate tutte le emergenze stabiesi e si è discusso dei fondi a cui è possibile attingere in quanto Castellammare è tra le città rientrate nella mappa delle crisi definite “complesse”. Il sindaco Pannullo mantiene il suo stile improntato all’ottimismo e a termine dell’incontro dichiara: “È stata una chiacchierata proficua quella avuta con l’Assessore Lepore che ringrazio per la disponibilità. Nel corso dell’incontro abbiamo avuto modo di fare un’ampia panoramica sui temi delle attività produttive nella nostra realtà. Abbiamo discusso sullo stato attuale delle azioni che come amministrazione stiamo mettendo in essere per lo sviluppo del termalismo e l'attrazione di attività economiche. Inoltre abbiamo condiviso la necessità di individuare tutte le opportunità che possono scaturire dall’istituzione dell’Area di Crisi Complessa”. Ma il caso Terme richiede fondi consistenti e investimenti di privati, quindi i riflettori si spostano su Roma. “Ci siamo lasciati con l’impegno di spostare la discussione su un livello superiore e consentire così alla Regione di poter istituire un tavolo allargato a tutti gli attori protagonisti della vicenda” conclude Pannullo.