Un applauso ironico e offese ai consiglieri comunali assenti. E’ la protesta firmata dai lavoratori delle Terme dopo il flop del consiglio comunale, saltato per l’assenza del sindaco Pannullo e della maggioranza. In aula le opposizioni, mentre l’amministrazione ha comunicato la decisione di non presentarsi affidandola ad una nota. A questo punto gli ex dipendenti delle Terme si sono affidati alle minoranze: “Chiediamo la convocazione di un tavolo in prefettura, qui nessuno ci tutela”. Chiedono quindi di spostare la loro vertenza da Castellammare a Napoli, affinchè i sindacati sottoscrivano un accordo a tre con comune e prefettura. “Vogliamo la data, se no da qui non ce ne andiamo” dicono. In un’aula semideserta a Palazzo Farnese sono comunque intervenuti i consiglieri di opposizione. Nel centrodestra il primo a parlare è stato Ungaro: “Una maggioranza priva di idee, che affida ad un comunicato la propria decisione. E’ un dato politico forte che ci fa dispiacere. Una fuga”. Scende nel merito dichiarandosi preoccupato l’ex sindaco Vozza: “Invece di scappare Pannullo e la sua maggioranza avrebbero potuto dire che volevano spostare il consiglio comunale. Il suo comunicato è privo di impegni seri. Siamo di fronte alla perdita delle concessioni di acque minerali e della possibilità di effettuare le cure, come possono riaprire le Terme?”. Un interrogativo a cui ora gli ex dipendenti delle Terme vogliono che Pannullo risponda in un tavolo convocato su quest’argomento direttamente in Prefettura.