GIOVEDÌ 21 NOVEMBRE 2024




Castellammare

Terme di Stabia, il commissario Cupello decide di liquidare la società e il presidente Vanacore sbatte la porta

Dal comune la richiesta di chiudere Sint, l'amministratore si dimette: "Non dismetterò un patrimonio storico"

di Redazione
Terme di Stabia, il commissario Cupello decide di liquidare la società e il presidente Vanacore sbatte la porta

Lo scontro sulle Terme di Stabia è arrivato all'atto finale. Il commissario prefettizio Gaetano Cupello con una lettera intima al presidente della Sint lo scioglimento della società che detiene il patrimonio termale. Nella nota indirizzata al manager Biagio Vanacore si chiede la convocazione di un'assemblea straordinaria per liquidare la società. La decisione, dopo il flop del bando di privatizzazione andato a vuoto, senza che nessun investiore rispondesse alla manifestazione in scadenza il quindici maggio. Una lettera che ha provocato un terremoto in campagna elettorale. Come reazione Vanacore ha deciso di dimettersi dall'incarico di presidente: "Questa scelta compromette tutto il lavoro fatto fino ad oggi". Del resto si tratta dell'ultimo capitolo di un braccio di ferro cominciato dal giorno dell'insediamento di Cupello, inviato a Castellammare dal prefetto, per sostituire il sindaco Pannullo mandato a casa da una parte della sua maggioranza. La strada della privatizzazione proseguita fino a qualche giorno fa da Vanacore nel solco dell'indirizzo dato dall'amministrazione precedente non ha mai convinto pienamente il commissario. Ma quando tutto sembrava rinviato a dopo il voto, Cupello ha premuto il piede sull'acceleratore. Il presidente Sint aveva convocato un'assemblea ordinaria per il 25 maggio durante la quale pensava si potesse lavorare alla riproposizione del bando, ma il commissario ha stretto tempi e decisioni e stabilito la chiusura della società con nomina di un liquidatore e il trasferimento dello stabilimento delle Nuove Terme al Comune di Castellammare. Una nuova fase a cui Vanacore in disaccordo con Cupello ha deciso di non partecipare. "La decisione da lei assunta è assolutamente incompatibile con la mia permanenza in carica. Presento le mie dimissioni non volendo prendere parte alle operazioni preparatorie alla dismissione del patrimonio" scrive Vanacore, segnando la via di non ritorno. Chiede al commissario di fermarsi il candidato a sindaco di centrosinistra Massimo de Angelis: «La scelta di mettere in liquidazione la Sint, rappresenta un atto grave che rischia di esporre il patrimonio immobiliare delle Terme a possibili manovre speculative. Sicuramente una scelta di questa portata, che può compromettere definitivamente la strategia di rilancio di uno degli assets fondamentali per lo sviluppo dell’intera città, non può non investire pienamente la responsabilità politica del nuovo Consiglio comunale e del nuovo Sindaco. Lancio un appello a tutti i candidati a prendere una posizione chiara, netta e tempestiva per evitare la messa in liquidazione della Sint».


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18-05-2018 17:36:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA