LUNEDÌ 16 SETTEMBRE 2024




Il caso

Terme di Stabia, al via l'apertura agli investitori: tra una settimana il bando di privatizzazione

Il commissario Cupello va avanti, Pannullo replica a Cimmino: "Vogliono favorire qualche amico di merende"

di Redazione
Terme di Stabia, al via l'apertura agli investitori: tra una settimana il bando di privatizzazione

Terme di Stabia sul mercato tra una settimana. Il calendario è stato deciso dal commissario prefettizio Cupello all'indomani del suo arrivo a Palazzo Farnese e la richiesta degli ex consiglieri comunali di centrodestra è fuori tempo massimo. E' fissato per domani l'appuntamento dal notaio con il presidente della Sint, Biagio Vanacore, per l'ultimo passaggio tecnico prima del via libera al bando. Come stabilito con l'approvazione della delibera in consiglio comunale prima dello scioglimento anticipato, alla Sint andranno in affitto Antiche Terme e Caserma Cristallina per aprire alla privatizzazione un pacchetto con tutte e tre le strutture. Chiuso questo capitolo entro una settimana il bando sarà pubblicato. Cade nel vuoto la richiesta di stop firmata ieri da Gaetano Cimmino, Vincenzo Ungaro e Emanuele D'Apice che hanno chiesto al capo di gabinetto del Prefetto, Carmela Pagano, di congelare tutto fino all'arrivo della nuova amministrazione a giugno. Una richiesta a cui da Palazzo Farnese non arriva alcuna risposta. Se i tre parlano di fermare una speculazione e di punti oscuri nella privatizzazione, è l'ex sindaco Pannullo a replicare: “È evidente che la follia non ha termine! Dopo aver dato corso in una triste sala notarile ad un vergognoso spettacolo ai danni della città, ora si assiste anche al colpo ferale che vogliono infliggere al termalismo. Fermare il bando significa fermare l’ultimo treno per far ripartire le Terme di Stabia, l’ultimo treno per le famiglie dei lavoratori termali”. Un riferimento agli ex dipendenti che per la verità è ancora l'unico nodo irrisolto della percorso stabilito. Gli ex lavoratori chiedono l'inserimento della clausola sociale nel bando, una decisione che ha questo punto spettarà al commissario Cupello prendere. Confortato dal parare dei dirigenti di Palazzo Farnese, Cupello dovrà decidere nella prossima settimana che fare. Nel frattempo Pannullo continua ad attaccare gli avversari con toni ormai da campagna elettorale: “E’ evidente che, accanto ad una meschina querelle politica, si voglia far fallire la Sint con il precipuo intento di favorire qualche pseudo-imprenditore amico di merende. Non lo consentiremo, non arretriamo di un passo rispetto a chi vuol far rimpiombare nel baratro un tratto identitario della città". Per completare la sua arringa riavvolge il nastro e ricorda il via libera ottenuto in aula con l'opposizione che ha, a tratti, anche mantenuto il numero necessario all'approvazione. Dice riferendosi a Cimmino, Ungaro e D'Apice: "Eppure in aula consiliare non hanno mosso un dito, hanno scrollato le spalle e sono andati via per manifesta incapacità. Avanti con il bando, avanti con la trasparenza e la legalità. Le sale oscure, i coni d’ombra li lasciamo a chi non vuole bene a questo territorio. Le Terme sono Castellammare”. Ma è solo il primo tempo di uno scontro Cimmino-Pannullo, una sfida già vista che entrambi sono pronti a rimandare in onda. 


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01-03-2018 18:06:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA