GIOVEDÌ 19 SETTEMBRE 2024




Il fatto

Tempietto dedicato a Ercole, la nuova scoperta a Pompei

Il ministro Sangiuliano: 'Reperti di valore eccezionale'

di Redazione
Tempietto dedicato a Ercole, la nuova scoperta a Pompei

Un tempio dedicato a Ercole. Un sacello, per il culto religioso, posizionato tra il quartiere residenziale dell'edificio e quello destinato agli schiavi.

E' questo l'ultimo ritrovamento emerso dalle attività di scavo in corso nella cosiddetta Villa Imperiali, nell'area di Civita Giuliana, a Nord della città antica di Pompei.
Quella avviata nel 2023 è l'ultima campagna di scavo in ordine di tempo, dopo il protocollo del 2019, siglato tra il Parco archeologico e la Procura della Repubblica di Torre Annunziata. Un'intesa che ha consentito di fermare il saccheggio sistematico da parte dei cosiddetti 'tombaroli', che per anni hanno trafugato da quest'area reperti e antichità.
Le indagini del 2023-2024 si sono concentrate lungo il tratto dell'attuale via di Civita Giuliana, investigando per la prima volta un'area interposta tra due settori già noti, quello residenziale a Nord e quello servile a Sud, con l'obiettivo di verificare l'attendibilità delle informazioni recuperate dalle indagini giudicare condotte dalla Procura di Torre Annunziata.
La rimozione della strada, avviata nel 2023, ha portato alla luce, tra i 40 e i 50 centimetri al di sotto dell'attuale quota stradale, pavimentazioni appartenenti al piano superiore del quartiere servile e il sacello. Questo ambiente, a pianta rettangolare, è coperto con un tetto spiovente a falda unica. La fronte esterna, completamente intonacata e dipinta di bianco, presenta un grande portale ed è sormontata da una sorta di timpano a rilievo.
Internamente è stata rinvenuta una decorazione pittorica parietale in IV stile. Il ciclo decorativo prevedeva una sequenza su sfondo rosso di dodici pannelli a drappo giallo, mentre al centro della parete di fondo erano presenti due pannelli che inquadravano un podio in muratura, che verosimilmente supportava una statua. Proprio questo dettaglio sembrerebbe corrispondere a quanto rilevato dagli inquirenti nel corso delle indagini, dalle quali emergono riferimenti a un 'tempietto' intitolato a Ercole.
"Lo scavo del sacello - spiega il direttore del Parco archeologico di Pompei, Gabriel Zuchtriegel - da un lato è sconcertante, perchè ci fa vedere la spregiudicatezza con cui gli scavatori clandestini hanno operato, spogliando quasi tutte le pareti e l'interno della stanza. Al tempo stesso, però, è incoraggiante, perchè dimostra che lo Stato c'è e sta recuperando un complesso di grandissima importanza".
Zuchtriegel sottolinea che i prossimi passi prevedono la prosecuzione degli scavi e degli espropri, l'abbattimento di edifici espropriati per il recupero del patrimonio archeologico e la progettazione di una funzione pubblica della Villa.
"Questi ritrovamenti archeologici - evidenzia il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, dopo aver visitato lo scavo - ci consentono di definire nei dettagli la vita dell'epoca. Ho visto le stanze servili, che raccontano la condizione di vita degli schiavi. Gli strumenti da lavoro, in alcuni casi, sono reperti davvero originali".


 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


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12-06-2024 08:13:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA