LUNEDÌ 16 SETTEMBRE 2024




Il caso

Tassati i corvi del Covid da Castellammare a Torre, cartelle esattoriali a 17 usurai

Accumulato un tesoretto da un milione e mezzo di euro

di Redazione
Tassati i corvi del Covid da Castellammare a Torre, cartelle esattoriali a 17 usurai

Usurai tassati, dovranno versare allo Stato soldi sui profitti del loro affare illegale. Colpo a chi sta continuando ad arricchirsi anche sulla crisi innescata dal Covid da Castellammare a Torre. Il Comando provinciale della Guardia di Finanza di Napoli ha portato a termine, tra l’area vesuviana, torrese e stabiese, una serie di controlli fiscali nei confronti di 17 presunti usurari che, attraverso la loro ‘attività’, secondo gli inquirenti avevano accumulato indebitamente 1,5 milioni di euro. In particolare, l’obiettivo delle fiamme gialle del Gruppo di Torre Annunziata è stato quello di intercettare e misurare l’effettiva capacità contributiva scaturita dall’illecita percezione nell’ultimo quinquennio di interessi usurari alti, «allo scopo di non riservare ai criminali che ne hanno indebitamente goduto un trattamento tributario di favore rispetto ai contribuenti onesti». L’imposta evasa complessivamente recuperata a tassazione ammonta a quasi 400mila euro, che ora dovranno essere versati all’erario. Si tratta di soggetti recentemente destinatari di misure di custodia cautelare e di sequestri patrimoniali del valore di oltre 2 milioni e 400 mila euro «i quali, pur di arricchirsi in maniera illecita a danno delle loro vittime, ricorrevano spesso a pesanti minacce, a incessanti vessazioni, a atti di violenza fisica o addirittura all’uso delle armi». A tale riguardo, uno dei filoni investigativi che ha consentito di appurare diverse condotte di usura è partito, tra l’altro, da un’indagine su una gambizzazione, collegata si pensa proprio a una situazione di debiti usurari non pagati. Alcuni degli usurai sottoposti a controllo fiscale gravitavano in ambienti della criminalità organizzata. Altri sono risultati parenti di narcotrafficanti di spessore internazionale; in altri ancora si è trattato di imprenditori e professionisti che avevano persino costituito una vera e propria ‘cassaforte’ in Svizzera, le cui provviste finanziarie venivano utilizzate per alimentare i prestiti usurari. Secondo gli investigatori la tassazione dei proventi illeciti è uno strumento di prevenzione e repressione utilissimo dell’usura, fenomeno che negli ultimi tempi, anche a seguito della crisi di liquidità determinata dall’emergenza sanitaria in atto, sta facendo registrare un incremento di casi.
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19-10-2020 09:09:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA