“Castellammare è tra le città più care d’Italia per il costo della raccolta rifiuti ed è anche tra le più sporche”. L’incisiva fotografia della situazione racchiusa in una frase è del vicesindaco. Ma c’è di più, Andrea di Martino aggiunge: “Resterà così cara per i prossimi cinque anni, abbiamo un vestito di legno nel quale non possiamo muoverci”. Ma se la stangata arrivata con la Tari di quest’anno è annunciata anche per il futuro, l’impegno dell’amministrazione Pannullo è nel cambiare completamente pagina rispetto all’efficienza del servizio. Guardando all’aumento della Tari da un anno all’altro la spiegazione è facile. Quattrocentomila euro di aumento è da attribuire al passaggio di consegne dalla Eco Eco alla Buttol, le due ditte private della raccolta. Ma la lievitazione dei costi maggiore è dovuta ad una fuga di cittadini e commercianti da Castellammare. Tra famiglie e negozi in meno, si parla di un 30% di utenti che mancano all’appello in un solo anno. Per Di Martino, però, il problema non è solo quanto avvenuto tra il 2015 e il 2016. “La colpa se oggi ci troviamo in questa situazione è della politica. Di chi ci ha preceduto, trasferendo la raccolta a ditte esterne, con Multiservizi sarebbe stato diverso. Ora che le gare sono state effettuate, noi non possiamo cambiare queste condizioni del rapporto”. Nomi Di Martino non ne fa: “Non voglio fare polemiche, non guardo al passato. Ma le scelte operate sono completamente sbagliate e ora noi siamo ingabbiati ad un contratto che ci vincola per i prossimi anni”. Niente rimborsi ai cittadini, quindi, come pure aveva anticipato il sindaco. Non ci sono errori nelle cartelle arrivate a casa degli stabiesi e, tranne agevolazioni per chi è maggiormente in difficoltà, la tassa a più cifre arriverà identica anche in futuro. La sterzata annunciata è, invece, sui controlli di chi crea discariche abusive e chi non rispetta orari, sporcando la città. “Sono già in giro da qualche giorno agenti in borghese per multare chi sbaglia, mentre utilizzeremo le riprese delle telecamere per punire i trasgressori come è accaduto nei giorni scorsi”. Nei prossimi mesi a cambiare potrebbe essere il sistema della raccolta differenziata, si potrebbe infatti tornare a bidoni e campane di vetro, cancellando il porta a porta. “I sacchetti in strada creano più problemi in questa situazione che vantaggi, altro discorso se avessimo avuto ancora la Multiservizi. Con una società del comune il ragionamento sarebbe stato diverso”. Accolta invece una proposta annunciata dalle opposizioni: “Passeremo dalla tassa alla tariffa, è giusto che chi produce meno rifiuti e fa più differenziata risparmi”. Per quest’anno si deve solo pagare. E la scadenza della prima rata è tra tre giorni.